La Costituzione nei luoghi di lavoro, Fracassi a Livorno

La nostra organizzazione ha identitariamente la responsabilità di far vivere e rafforzare i valori della Carta Costituzionale. L’incapacità di indignazione rispetto a certe azioni ci dovrebbe far riflettere, dall’iniziativa “Dagli scioperi del 43 alla Costituzione nei luoghi di lavoro” dobbiamo trarre molti spunti, che siano però operativi. La nostra organizzazione con Di Vittorio ha contribuito alla costruzione della Carta Costituzionale, sostenendo posizioni frutto di condivisione affinché la Carta divenisse patrimonio comune. Il filo rosso sui temi del lavoro nella nostra Costituzione era innovativo e lo Statuto dei lavoratori fu una proposta della Cgil volta a far entrare la Costituzione in fabbrica, con l’obiettivo anche di ribadire la libertà sindacale e combattere i licenziamenti ingiustificati.
Oggi lo Stato si è fatto prono rispetto alle richieste dei datori di lavoro e la crisi ha coinciso con l’arretramento dei diritti, è stato deciso di non governare certi processi. Il territorio di Livorno è un esempio pratico delle politiche sbagliate sull’occupazione che, tra sgravi e incentivi alle imprese, non si sono tradotte in buona occupazione, politiche di cui il Jobs Act è il culmine, che ha precarizzato anche chi i diritti li aveva. Assistiamo con preoccupazione alla forte penalizzazione di coloro che fanno attività sindacale e alla dissociazione tra i diritti e l’individuo, sancita in forma pratica con il voucher. La Carta dei Diritti del Lavoro ricostruisce diritti fondamentali esigibili, con l’obiettivo di estenderli, ed è la più grande battaglia democratica nella quale siamo impegnati. A un mese di distanza dall’abolizione dei voucher, si reintroduce uno strumento dopo aver aggirato un referendum. Una scelta scellerata, uno #SchiaffoAllaDemocrazia e ai milioni di cittadini che erano stati chiamati alle urne. La CGIL il 17 di giugno scenderà in piazza contro questa scelta, in difesa dei valori democratici di questo paese, in difesa dei valori della stessa Costituzione

Gianna Fracassi
segreteria generale CGIL Nazionale

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