La CGIL la CISL e la UIL, che insieme rappresentano la maggioranza assoluta dei lavoratori sia dell’ex Asl 6 di Livorno che dell’Asl Nord Ovest, con una rappresentanza che va oltre il 60% nelle 5 ex Aziende, e comunque oltre il 50% per l’ex Asl 6 di Livorno, hanno ricevuto il mandato maggioritario dei lavoratori a rappresentarli e, responsabilmente, si sono assunte l’onere di rendere operativo questo grande organismo di rappresentanza.
Dal 1° gennaio non esistono più le cinque aziende sanitarie delle province di Livorno, Pisa, Lucca, Vireggio e Massa Carrara, ma una sola che le comprende con un’unica direzione e un’unica sede legale. Gli oltre 10330 lavoratori del comparto hanno un unico datore e il soggetto di rappresentanza sindacale, democraticamente eletta, è la RSU, sommatoria degli eletti nelle ex RSU aziendali fino alla prossima elezione, prevista nel 2018. Questa è la norma a cui bisogna adeguarsi, questo piano di razionalizzazione e di accorpamenti sicuramente rende più complicato il lavoro sindacale di tutela e di rappresentanza dei lavoratori. La conseguenza diretta di questa situazione è che tutti gli accordi che insistono sull’Azienda Usl Nord Ovest non sono esigibili se non validati dalla nuova RSU, una RSU composta da ben 145 membri, sino a ieri senza un regolamento e senza organismi che le consentissero d’essere realmente operativa e in grado d’esercitare il proprio ruolo.
L’assemblea degli eletti nelle 5 ex RSU ha prodotto un regolamento che garantisce la proporzionale rappresentanza di tutte le sigle sindacali, nel rispetto delle ultime votazioni, in questa nuova grande azienda d’Area Vasta ci sono 19 diverse organizzazioni sindacali, solo per il comparto, di cui 13 non sono firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale, mentre solo 6 lo sono, con la conseguente rappresentanza: CGIL 24,73%, UIL 21,43%, CISL 18,62%, FIALS 14,25%, NURSIND 10,77%, FSI 8,58% e USB 1,29% .Nell’assemblea di lunedì, autoconvocata con all’ordine del giorno l’organizzazione della RSU Usl Toscana Nord Ovest, il nuovo regolamento è stato approvato a larghissima maggioranza.
La necessità di rendere la RSU un organo funzionale e capace di tutelare i lavoratori e i cittadini , lo dimostra la storia degli ultimi anni dell’ex Asl 6 di Livorno, dove una parte del fronte sindacale ha scelto la strada del conflitto nei confronti del resto della rappresentanza sindacale, consegnando in questo modo alla controparte una rappresentanza divisa e litigiosa, con l’unico risultato di indebolire i lavoratori e di conseguenza il servizio pubblico. La CGIL sceglie di rappresentare i lavoratori e di rafforzare il servizio pubblico e lo fa attraverso il dialogo costruttivo e il confronto con tutte le sigle sindacali, rifiutando quella competizione sindacale fatta di insulti e aggressioni, più utile alla controparte datoriale che alla tutela dei diritti. La scelta della CGIL ha pagato, dopo due anni di trattative è stato finalmente siglato l’accordo integrativo dell’ex Asl 6 Livorno, l’ultimo fra le 5 ex Asl dell’area vasta, arrivato con un paziente lavoro di mediazione operato dalla CGIL. Siglare accordi e tutelare è il nostro obbiettivo e, se vogliamo continuare a perseguirlo, abbiamo bisogno che la RSU dell’Asl Nord Ovest sia in grado di lavorare e di contrattare i futuri accordi, attraverso un regolamento che dia operatività ai suoi 145 membri, nell’interesse di tutti.