Livorno ha bisogno di attrarre investimenti per creare lavoro, l’obiettivo di tutti i sindacati è quello di creare queste condizioni, vale anche per la politica ?
La CGIL da anni, ancor prima della campagna elettorale delle ultime elezioni amministrative, ha messo a disposizione della città la propria analisi e proposta di rilancio economico-sociale e occupazionale, presentando “Il Piano del lavoro per Livorno”.
Il costruendo accordo di programma riprende molte delle richieste avanzate dalla CGIL in quel piano.
Qualora si concretizzassero gli investimenti e arrivassero le risorse messe a disposizione del territorio da Governo e Regione, tutto ciò potrebbe rappresentare un’opportunità per rendere competitivo e attrattivo il nostro territorio, come è stato per Piombino.
Se vogliamo ottenere dei risultati concreti per dare speranza a chi ha perso il lavoro e a chi il lavoro non lo ha mai avuto, si deve partire da ciò che si ha, cercando la strategia migliore per un rilancio concreto del territorio : consolidare l’industria manifatturiera presente (Eni, Solay, Magna, Pierburg, Wass), realizzare il Piano regolatore portuale, sottoscrivere l’accordo di programma anche per Livorno.
Invitiamo tutta la città a unirsi per rivendicare questi obiettivi, affinché l’accordo di programma sia uno strumento di lavoro costruttivo e non un documento sul quale basare la polemica per accaparrare un voto in più durante la campagna elettorale delle prossime Regionali.
E’ utopistico pensare che fare rivendicazioni, forse attrattive ma poco concrete, possa dare una risposta alle aspettative di lavoro: il contesto politico-sociale è profondamente mutato e la stessa politica non è stata capace di tutelare i cittadini dalla profonda crisi che sta attraversando il paese, anzi si è accanita sui lavoratori con azioni sciagurate, tese ad azzerarne i diritti e a mettere in un angolo la più grande organizzazione che li rappresenta, la CGIL.
Nonostante tutto, gli uomini e le donne della CGIL sono quotidianamente accanto ai lavoratori, lottando insieme a loro per ottenere risultati concreti alle problematiche che giornalmente si presentano.
Questo non è più il momento di unire i lavoratori disperati avanzando proposte politiche difficilmente raggiungibili, soprattutto in questo contesto, e che potrebbero realizzarsi soltanto se si producesse un profondo cambiamento della politica, non solo italiana, ma anche europea, cambiamento che anche la CGIL auspica, cercando, però nel frattempo, di affrontare l’emergenza occupazionale della città di Livorno, come di tutto il Paese.
Lanciamo un appello, quindi, affinché tutti si impegnino insieme a noi per trasformare gli spiragli in accordi e gli accordi in risorse necessarie per ricreare l’occupazione a Livorno, perché Livorno può ripartire solo dal lavoro.
Maurizio Strazzullo
Segretario Generale CGIL provincia di Livorno