“Un pugno chiuso e un guanto giallo. Mani pulite e combattenti. Il 15 giugno di ogni anno si celebra la giornata internazionale per la Giustizia delle lavoratrici e dei lavoratori delle pulizie e della vigilanza privata”.
Così la Filcams Cgil nazionale ha annunciato il 15 giugno 2016 il #JusticeDay, occasione in cui anche la Filcams Cgil di Livorno ha fatto un punto sui lavoratori di questi settori.
Particolare attenzione è stata diretta all’analisi delle condizione di lavoratori e lavoratrici contrattualmente deboli, in quanto operanti per la maggior parte in appalti.
I lavoratori delle pulizie, per esempio, numerosissimi su tutto il territorio (solo la Filcams Livorno conta oltre 1000 iscritti), sarebbero tutelati, nei cambi di appalto, dal Contratto Nazionale del Multiservizi, il quale all’articolo 4, contiene una clausola sociale in caso di cambio appalto.
Ma sia il settore delle pulizie che quello della vigilanza hanno risentito pesantemente della crisi, che in modo ancora più acuto ha investito il territorio e che ha portato a tagli di tali servizi e conseguente perdita di posti di lavoro.
Coloro che operano nelle pulizie, in particolare donne, sono operatori che, per la tipologia di lavoro hanno contratti part time, quindi retribuzioni basse in partenza e che negli ultimi anni hanno visto ulteriormente ridursi il proprio monte ore, complici anche i numerosi tagli degli enti locali dovute al susseguirsi di spending review.
Altra caratteristica che contraddistingue il mondo dei guanti gialli è la difficile sindacalizzazione, in quanto quello delle pulizie è un mondo frammentato, fatto di piccole realtà aziendali, a rischio di infiltrazioni malavitose, complicato dal fatto che i contratti bassi rendono i dipendenti ricattabili: per qualche ora in più, troppo spesso, vengono concessi strappi alle regole.
La contrattazione e la sindacalizzazione in un quadro come questo sono ancora più importanti per poter raggiungere obiettivi fondamentali come la conciliazione dei tempi vita/lavoro, tenendo in considerazione che la maggior parte dei dipendenti sono donne, il rispetto della clausola sociale negli appalti, recupero del potere d’acquisto attraverso anche l’incremento del monte ore perso.
Esempi di buona contrattazione e di vertenze difficili che poi si sono risolte favorevolmente sul territorio riguardano le pulizie nell’appalto AAMPS e nell’appalto dell’ Accademia Navale.
Nel primo caso, dopo una lunga crisi, fatta di ritardi nei pagamenti e instabilità occupazionale, nell’appalto AAMPS alla Pegaso è subentrata la Meranese che ha riassorbito tutto il personale impiegato precedentemente nell’appalto, mantenendo le condizioni contrattuali pregresse.
Altro esempio è l’appalto delle pulizie dell’Accademia Navale di Livorno dove, dopo aver subito pesanti tagli, oggi i contratti sono nuovamente più che raddoppiati.
Oggi la contrattazione per il rinnovo del contratto Multiservizi è in una fase di stallo, ma ancora dal nostro territorio arrivano segnali positivi : con Panini Servizi, infatti, è stato raggiunto un accordo che recepisce gran parte delle condizioni poste a livello nazionale per il rinnovo del CCNL in questione.
In materia di appalti, in base alla nostra esperienza, il mantenimento della clausola sociale è fondamentale, ma sempre più spesso si renderebbe necessaria la responsabilità in solido del committente, una norma che rivendichiamo con forza per offrire una maggiore tutela ai lavoratori e alle lavoratrici e che, purtroppo, nell’ultima stesura della legge è stata depotenziata.
A Livorno siamo firmatari di un protocollo d’intesa sugli appalti, siglato presso l’osservatorio provinciale, che abbiamo più volte posto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, la quale ha manifestato la volontà di aprire dei tavoli tecnici che, ancora oggi, stentano a decollare.