Incidente mortale in porto, Filt CGIL “Rivendichiamo la firma del protocollo sicurezza”

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Si chiamava Oscar Priscillo era un lavoratore marittimo di origine filippina e aveva 62 anni.
E’ morto investito da un fork lift sulla banchina Alto Fondale del porto di Livorno.
I commenti e le frasi di cordoglio sono inutili e le lasciamo a chi avrà lo stomaco di voler trovare a tutti i costi le “motivazioni ineluttabili” di quanto accaduto; i lavoratori del Porto, tutti, sono in sciopero per l’intera giornata di martedì 17 marzo, fino all’ 1.30 di mercoledì 18 marzo, rivendicando con forza nei confronti delle associazioni, delle istituzioni e dell’Autorità Portuale che si metta una firma sul rinnovo del Protocollo alla sicurezza, unico strumento deterrente e concreto che può limitare i pericoli per i lavoratori portuali e per tutti i lavoratori che utilizzano le infrastrutture dei porti della Toscana.
Strazzullo, segretario generale della CGIL di Livorno, commenta “Il nostro pensiero va alla famiglia di Oscar, ma ci preme anche esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori del porto, i quali rivendicano con forza la firma del protocollo d’intesa sulla sicurezza. Questo episodio più che mai sottolinea quanto sia urgente la questione sicurezza e rafforza le istanze dei lavoratori, i quali hanno chiesto, con la mobilitazione del 6 marzo, che la riforma dell’ordinamento portuale non sia peggiorativa delle condizioni di lavoro. Per il momento, infatti, è questo lo scenario che si prefigura, con l’ingresso, nei porti, del precariato e dell’appalto selvaggio”

Segreterie Provinciali di Livorno
Filt CGIL, FIT Cisl, UIL Trasporti
Segretario generale CGIL Livorno
Maurizio Strazzullo

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