Il turismo non è in crisi, come dimostrano i dati sulla stagione estiva che sta per terminare (in Toscana cresce il fatturato rispetto all’anno scorso), mentre Expo e il Giubileo della Misericordia sono eventi che rendono il 2015 un anno positivo e di consolidamento della crescita del fatturato. Ma la stragrande maggioranza dei lavoratori del turismo è ancora senza contratto.
Gli addetti di un settore ritenuto strategico per la nostra economia (6% del Pil italiano, 4% di quello toscano) non ricevono un aumento dal mese di aprile del 2013 (scadenza del contratto), nonostante i significativi segnali di ripresa dei flussi turistici di cittadini italiani ed il consolidato aumento che ogni anno si riscontra di turisti stranieri.
Per questo in Toscana i sindacati Filcams Cgil-Fisascat Cisl-Uiltucs Uil hanno indetto uno sciopero del settore (esclusi i lavoratori delle mense e quelli sotto Federalberghi) per sabato 12 settembre, con presidio regionale davanti all’Nh Hotel di Livorno dalle 10 alle 12. Si tratta del sesto sciopero, tra quelli nazionali e territoriali, dalla scadenza del contratto. Hanno spiegato in conferenza stampa stamani alla sede di Cgil Toscana Cinzia Bernardini e Fabio Ammavuta (Filcams Cgil Toscana), Gianni Elmi Andretti (Fisascat Cisl Toscana) e Stefania Babini (Uiltucs Uil Toscana): “Non si dica che non si rinnova il Contratto perché c’è crisi. Il turismo va sostenuto e valorizzato, come servizi e anche come infrastrutture e trasporti, come fanno altri paesi: sarebbe un grande volano di ripresa. Per il rinnovo del Contratto nazionale non chiediamo la luna, ma 88 euro scaglionati in tre anni: bisogna fidelizzare i lavoratori per fidelizzare i clienti, la competizione va fatta sulla qualità del lavoro”.
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Il turismo non è in crisi, ma i lavoratori sì: sciopero regionale sabato 12 settembre a Livorno
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