Il 30 Novembre si terrà un presidio dei lavoratori di Grandi Molini Italiani e dei sindacati di categoria del territorio, Flai CGIL, Fai Cisl e Uila Uil, presso la sede dell’Autorità Portuale di Livorno per chiedere che il bando di consolidamento della banchina, in ritardo di 6 mesi, sia emesso al più presto.
Cogliamo con entusiasmo che il 7 dicembre è previsto il rientro al lavoro di tutti i lavoratori GMI dello stabilimento di Livorno e ringraziamo le Organizzazioni Sindacali, la Regione Toscana, Confindustria e l’azienda per aver mantenuto gli impegni presi con noi in questi ultimi 15 mesi, ma senza un adeguamento infrastrutturale dell’impianto la ripresa dell’attività rischia di non vedere mai la luce.
I lavoratori constatano con forte preoccupazione che non è stato definito il bando necessario ad appaltare i lavori di progettazione, né è stato adottato il cronoprogramma dei lavori e delle autorizzazioni, procedura che avrebbe dovuto partire 6 mesi fà.
Ulteriori dilazioni dei tempi avranno sicure conseguenze negative sull’auspicato consolidamento della ripresa produttiva e sull’occupazione.
Le rappresentanze sindacali e i lavoratori ritengono anche necessario chiedere un intervento della Regione Toscana, che sulla vertenza è sempre stata fattivamente presente, finalizzato a ottenere dall’Autorità Portuale di Livorno l’avvio della fase di progettazione nel più breve tempo possibile e tempi certi sull’iter autorizzativo e di realizzazione delle opere.
Se entro il 30 novembre noi lavoratori non avremo risposte concrete non solo il presidio sarà confermato, ma i lavoratori proseguiranno con azioni rivolte a ottenere il prima possibile gli interventi necessari a garantire il consolidamento del lavoro poiché sarebbe impensabile, in una realtà come quella di Livorno già definita area di crisi complessa, si sprecasse un’occasione simile; una vera e propria pecora bianca in un gregge di pecore nere.
I lavoratori GMI