Apprendiamo da alcuni organi d’informazione che il gazebo dell’associazione Agedo (Associazione costituita da genitori parenti e amici di uomini e donne omosessuali, bisessuali e transessuali) posizionato a Effetto Venezia lungo gli scali del Refugio è stato ritrovato nelle ore scorse nel fosso sottostante, adagiato su una barca: “Un atto vandalico d’intolleranza” dichiarano ufficialmente i responsabili dell’associazione.
La Cgil provincia di Livorno esprime massima solidarietà e vicinanza a Agedo e a Arcigay (il cui materiale è ospitato all’interno dello stesso gazebo), condannando fermamente questo atto vile e ignobile. Non possiamo più permetterci di parlare di bravata o di stupido scherzo, sarebbe pericoloso. Ci auguriamo che le autorità competenti facciano luce su quanto avvenuto. Adesso però è anche arrivato il momento di dare un segnale forte e deciso: in Toscana negli ultimi mesi stiamo assistendo a una vera e propria escalation di questi atti intimidatori o violenti. Il vento dell’intolleranza sta soffiando sempre più forte: dobbiamo fermarlo prima che sia troppo tardi. Le forze democratiche cittadine devono reagire e far sentir la propria voce in maniera unitaria. I comunicati di solidarietà non bastano più, dobbiamo inviare un segnale fermo e deciso nei confronti del pensiero intollerante. Crediamo insomma che siano maturati i tempi per il lancio di una manifestazione cittadina a sostegno della multiculturalità e in difesa delle libertà individuali. Livorno è sempre stata una città accogliente e aperta a tutte le culture e a tutte le forme di pensiero, e si è sempre schierata dalla parte dei più deboli: è arrivato il momento che la Livorno democratica si mobiliti e difenda la propria storia.
Fabrizio Zannotti, segretario generale Cgil provincia di Livorno