“A tre anni dalla dichiarazione dello stato di emergenza e dall’avvio del Piano carceri, l’Istituto penitenziario di Livorno sembra oggi soffrire più che mai di problemi strutturali e di sicurezza”. A lanciare l’ allarme è la Funzione Pubblica Cgil dopo un recente sopralluogo nel carcere Le Sughere. Nel corso della visita avvenuta lo scorso 3 agosto sono state rilevate gravi criticità tanto riguardo alla tenuta delle mura dell’Istituto, quanto all’evidente e diffuso mancato rispetto delle prescrizioni normative in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Alle copiose e frequenti perdite di acque “chiare”, alla presenza di collegamenti elettrici “di fortuna”, ai locali chiusi o “di limitato accesso” per i cedimenti strutturali, si sommano condizioni insostenibili per gli operatori ed invivibili per i detenuti letteralmente stoccati fino a sei per volta, in celle che al massimo potrebbero accoglierne tre. Fp Cgil si appella all’amministrazione penitenziaria affinchè la struttura noj venga abbandonata all’incuria.
“Abbiamo segnalato alla direzione una decina di punti critici sui quali sarebbe opportuno intervenire al più presto” ha speigato Luigi Mastellone per Fp Cgil “