Fp Cgil, Golino su A.Am.P.S.: dovere di dare sicurezza alla citta’ e ai lavoratori

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L’Azienda A.Am.P.S. quale luogo di morte, questa la denuncia dell’Assessore Lemmetti in sede di Commissione Consiliare del 23 luglio scorso, un’affermazione estremamente forte, che avrebbe dovuto vedere un’immediata conseguenza nelle azioni dello stesso Assessore, il quale da cittadino e ancora di più da rappresentante delle Istituzioni, avrebbe dovuto tutelare la città e i lavoratori con l’immediata messa in sicurezza del territorio, anche attraverso la chiusura dell’impianto, ma non a decorrere dal giovedì scorso, momento dell’uscita in Commissione Consiliare, ma già dal giugno 2014, più di un anno fa, al momento dell’insediamento della nuovo Sindaco.
Ancora di più Lemmetti avrebbe dovuto procedere alla denuncia alle Autorità competenti, non solo dell’Azienda partecipata, dell’Amministrazione Comunale stessa, dell’ARPAT e di tutti quelli che hanno mancato per vigilanza, controllo, e gestione criminale dello “struggino”.
Niente di tutto questo è stato fatto e allora ci si chiede se l’Azienda venga strumentalizzata solo per fini politici, se la scelta ideologica di spegnere gli inceneritori la si faccia a prescindere dalla valutazione reale dell’impatto ambientale, anche a dispetto di una gestione pubblica come quella di A.Am.P.S. , che opera per garantire livelli di emissioni anche centinaia di volte al di sotto dei limiti di legge e, ancora peggio, la FPCGIL teme che in queste battaglie fra fazioni politiche, qualcuno sia disposto a combattere anche sulla pelle dei lavoratori e della città, che ha diritto al servizio ambientale.
Se c’è una cosa che non da segni di vita, quella è la linea telefonica fra Palazzo Civico e Via dell’Artigianato, dall’insediamento della nuova Giunta in A.Am.P.S. si sono succeduti il Direttore Generale Fommei, l’Amministratore Unico Di Gennaro, il Consulente Marzovilla e adesso il Presidente CdA Iacomelli.
In poco più di anno, ben quattro figure col mandato di rilanciare l’azienda, tutte scelte dall’attuale Amministrazione, ricordando che anche Fommei è stato oggetto di conferma e rinnovo contratto da parte del Sindaco Nogarin, eppure il risultato continua a rimanere lo stesso: l’azienda non ha una progettualità chiara e appare sempre più evidente che la mancanza di comunicazione, fra il Comune di Livorno e la sua partecipata, non ha risolto nessuna delle criticità nella gestione dei rifiuti.
I lavoratori e la città non possono più attendere, il Sindaco con la sua Giunta hanno il dovere di dare sicurezza del servizio alla cittadinanza e di continuità lavorativa ai lavoratori tutti, gli oltre trecento dipendenti A.Am.P.S. e, fra questi, una quarantina di precari che attendono la stabilizzazione del posto di lavoro, a tutto il mondo dell’indotto, per un totale di a circa 450 lavoratori.
Per questo motivo è urgente un incontro col Sindaco e con la Giunta, non può che essere la proprietà a condividere con i lavoratori le scelte sul futuro dell’Azienda e si potrà finalmente sciogliere il noto Reti Ambiente, se e come entrare nella macro azienda d’Area Vasta.

SEGR. GEN. FPCGIL LIVORNO
GIOVANNI GOLINO

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