Presidente Fondazione Goldoni
Filippo Nogarin
Sindaco Citt di Livorno
Egregio Sindaco, ci rivolgiamo a Lei nella Sua qualità aggiuntiva di Presidente della Fondazione Goldoni, e lo facciamo come cittadini e lavoratori del Teatro della Città, perché abbiamo appreso che il Direttore Paolo Demi ha rimesso nelle Sue mani il mandato per le funzioni che ha svolto in questo cambio di passo che abbiamo avuto la possibilità, ma anche l’orgoglio e la determinazione, di vivere giorno per giorno.
Vogliamo incontrarla subito, con urgenza, per esternare il nostro apprezzamento per questo cammino intrapreso a cui abbiamo partecipato con convinzione ed entusiasmo, nuove dinamiche che hanno appena trovato una loro compiutezza e operatività e che hanno già raggiunto questi ambiziosi obiettivi:
• Siamo passati da una logica di taglio dei costi, che si traduceva in taglio delle programmazioni, a una proposta di rilancio delle attività, degli eventi e della programmazione del teatro, sia per quanto riguarda gli aspetti quantitativi che qualitativi;
• Siamo passati da una specie di accerchiamento culturale della Fondazione e del Teatro, vissuto come uno spreco o, nella migliore delle ipotesi, come un soggetto autoreferenziale, a un’apertura inclusiva e di scambio con il pubblico. Si è, inoltre, provveduto a riattivare un dialogo costruttivo e collaborativi con le altre realtà teatrali e culturali della città, intensificando anche i rapporti con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per una politica formativa proiettata non solo nel presente, ma anche e soprattutto nel futuro, segnato da una partecipazione cittadina che abbia in sé il crisma di una maggiore consapevolezza civica e culturale. Altro significativo e determinante passo in avanti è stato quello di creare le condizioni per aprire un rapporto più sinergico coni Teatri di Tradizione limitrofi (inclusa la consolidata realtà della Fondazione Festival Pucciniano) e con l’attivazione di un partner prestigioso quale la Fondazione Toscana Spettacolo. Enti e Organi regionali che hanno reso possibile concretizzare una maggiore potenzialità della proposta spettacolare, sia essa lirica, musicale, di danza o di prosa.
• Nell’ottica della stabilizzazione e dell’ottimizzazione delle risorse interne, che hanno un effetto determinante sull’economia di bilancio, siamo passati dal pagamento esoso per una serie di servizi esterni all’internalizzazione, utilizzando quelle persone che il Teatro lo “vivono” costantemente con massima disponibilità e professionalità.
Vorremmo, dunque, riuscire a consolidare queste nuove dinamiche, vitali per la sopravvivenza della nostra struttura; consolidamento che non può prescindere da un rodaggio e da fisiologiche messe a punto della macchina organizzativa che solo chi ne ha dettato i nuovi presupposti potrà riuscire a concretizzare in modo definitivo.