A distanza di circa una settimana dall’iniziativa della Brigata Folgore sulla Disabilità, come Ufficio Disabilita, vogliamo proporre un attimo di riflessione su quello che è stato e quanto può aver lasciato nel tessuto cittadino un evento del genere.
Noi abbiamo partecipato con entusiasmo, contribuendo alla divulgazione e collaborato alla costruzione di una mostra fotografica di “denuncia” in merito all’inciviltà degli automobilisti che parcheggiano su marciapiedi, scivoli e attraversamenti pedonali.
Ci è piaciuta fin dalla scorsa edizione, la volontà di coinvolgere trasversalmente tutti coloro che a si occupano di questa tematica cosi importante, ci è piaciuto che non sia stata fatta la minima distinzione fra patologie, un elemento che da sempre, come sindacato, sosteniamo debba essere superato per poter proporre idee e soluzioni complessive, che possano essere utili a tutti, anche alle persone NON disabili.
In questo senso il compito che ci siamo dati durante lo svolgimento della festa alla caserma Lustrissimi è stato di dare informazioni utili, ma anche di far crescere una sorta di coscienza collettiva che porti ad azioni unitarie fra le Associazioni.
Il messaggio che abbiamo veicolato è quello di una visione diversa del mondo della disabilità, mettere l’accento sulle capacità residue e valorizzarle per includere la persona nel mondo del lavoro, della società civile, evitando il rischio di un isolamento che porterebbe a una sommatoria di problemi, che qualcuno sarebbe pronto a tradurre in costi. Diversamente una persona con disabilità che avrà un proprio reddito sarà autonoma, avrà la possibilità di crearsi una vita indipendente e, allo stesso tempo, potrà essere di esempio a chi tante volte oggi, con grande superficialità, non apprezza l’importanza della vita e della buona salute.
Chiudiamo con delle piccole riflessioni, sperando che nei cittadini sia cresciuta l’attenzione e il rispetto nei confronti della disabilità, anche durante tutto il resto dell’anno.
E’ stata comunque una bella giornata, trascorsa in compagnia di tanti amici.
Una persona è disabile se l’ambiente che la circonda la rende tale.
Quello che per un disabile è indispensabile, per un normodotato è confortevole.
Un mondo senza barriere architettoniche …. è sicuramente un mondo migliore per tutti.
Stefano Cionini