Attendiamo i dati ufficiali ma, a una prima analisi, l’adesione allo sciopero sembra attestarsi intorno all’80%, superiore, pare, anche a quella riscontrata il 30 ottobre 2008.
Due pullman sono partiti da Livorno alla volta di Roma, con un carico di docenti di ruolo e precari insieme agli studenti.
Una giornata intensa, durante la quale non si sono avvertite differenze nel modo di affrontare la riforma così detta ”La buona scuola”: tutti concordi sullo scorporamento della riforma dalle assunzioni, sul no ai presidi sceriffo e alla scuola azienda.
Domenico Pantaleo, segretario nazionale FLC CGIL, attacca anche il finanziamento garantito alle scuole private, sottolineando come a queste, in violazione della Costituzione, non siano mai stati tolti fondi, anzi siano stati aumentati e resi strutturali alla finanziaria.
La nenia che viene propagandata, che rappresenta una categoria corporativa e interessata solo ai propri interessi senza attenzione per gli studenti, è stata smentita proprio dalla massiccia presenza di studenti, che hanno fortemente marcato la loro contrarietà alla riforma del Governo Renzi.
Accanto alle 6 manifestazioni nazionali, che dati ANSA riportano a mezzo milione di persone, in molte città, compresa Livorno, hanno avuto luogo flash mob spontanei, che hanno avuto il significato di sottolineare la volontà di partecipazione anche di chi, per vari motivi, non è potuto recarsi a Roma.
Siamo in attesa di conoscere i risultati dell’audizione in commissione cultura dei sindacati convocata durante lo sciopero.
Patrizia Villa
segretaria generale FLC CGIL provincia di Livorno