Flai Cgil Progetto Pesca: “Urgono norme di sicurezza più stringenti”

Pescatori
Michele Rossi, responsabile regionale del progetto pesca Flai Cgil, interviene sul caso dei due pescatori viareggini dispersi, ribadendo la necessità di norme più stringenti in materia di sicurezza in mare.
L’episodio dei due cugini di Viareggio spariti mercoledì tra le onde riaccende il dibattito sulla necessità di norme di sicurezza in mare più stringenti e di un sostegno più forte ai lavoratori della pesca.
“Il nostro primo pensiero – dice Rossi – va alle famiglie dei due lavoratori, che si trovavano in mare, nonostante le condizioni meteo, per portare a casa un reddito che, nel caso della pesca, è spesso molto basso”.
“I lavoratori della pesca – chiarisce Rossi – sono molto spesso sfruttati, questa attività è poco redditizia e legata alle condizioni metereologiche, senza contare la ripercussione della crisi, che ha provocato un forte calo delle vendite”.
“In Italia la pesca – prosegue il segretario regionale – ha anche un altro problema: la flotta è obsoleta, questo elemento e altri fattori creano molte criticità. Oggi ci troviamo nuovamente a chiedere alle Istituzioni maggior sostegno ai lavoratori del settore: la creazione, per esempio, di un istituto di ammortizzazione nel caso di condizioni meteo – marine avverse”.
La Flai con il progetto pesca ha sancito il proprio impegno concreto nei confronti dei lavoratori di questo settore e oggi gli sforzi maggiori sono concentrati proprio sulla sicurezza, sulla mappatura e il successivo riconoscimento delle malattie professionali derivanti da questa particolare attività.
Anche in Toscana sono state molte le iniziative che la Flai ha organizzato per favorire questa indagine e il 6 novembre l’appuntamento si rinnova: “Il 6 novembre saremo in mare con i medici del lavoro – conclude Rossi – a cui offriremo la possibilità di osservare le fasi dell’attività della piccola pesca, le operazioni che i pescatori svolgono durante il loro lavoro e che potrebbero essere causa delle patologie che insorgono”.

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