La situazione della Lucchini è sempre più nebulosa e preoccupante a causa del mancato accordo con le banche. Inoltre le fermate di 48 ore dell’altoforno programmate per 4 fine settimana preoccupano la Fiom. “I frequenti sbalzi di temperatura potrebbero mettere in pericolo l’impianto”. Fiom Cgil si dice contraria a questo tipo di fermata anche perchè altre fabbriche europee a ciclo integrale, dove sono stati sviluppati esperimenti del genere, hanno portato a crisi strutturali dell’altoforno stesso”. Che fermare e riaccendere l’altoforno sia un manovra rischiosa è da sempre stato sostenuto dagli stessi tecnici dell’azienda, tanto che da tempo i sindacati hanno sottoscritto un accordo per la salvaguardia degli impianti in modo da non mettere in pericolo gli mpianti in occasione di scioperi. Ora però “se l’Azienda, con la propria struttura tecnica, intende portare avanti queste tipologie di fermata” conclude Fiom “pensiamo che in futuro dovremmo ridiscutere le fermate per scioperi e festività. L’occasione sarà la contrattazione di secondo livello da discutere nelle Rsu e con Fim e Uilm. In quella sede si aprirà un confronto che porti ad una rivendicazione di un nuovo accordo generale”.
Lucchini: “Altoforno, fermate con rischio”
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