Gli ex lavoratori DE TOMASO, già ex DELFI, ormai da anni in mobilità, stanno perdendo ogni speranza di ottenere nuove lavorazioni per l’impianto di Guasticce, a causa della mancata acquisizione dell’azienda da parte di L3 Holding.
L3 Holding aveva vinto l’asta per aggiudicarsi il marchio De Tomaso, ma non ha mai corrisposto la somma dovuta “Il giudice ha annullato l’asta – spiega il segretario generale della FIOM Cgil di Livorno, Luciano Gabrielli – e valuterà la possibilità di denunciare L3 per turbativa d’asta”.
Questo comporta un aggiornamento dell’asta al 28 di Aprile e l’unica offerta rimasta è quella della cordata cinese, che acquisterà solo il marchio De Tomaso per circa 500 mila euro “A meno che non si presenti un’ offerta alternativa – prosegue Gabrielli – il 28 Aprile i cinesi acquisiranno il marchio senza investire un euro nella riattivazione degli impianti”.
L3 non aveva previsto investimenti direttamente su Livorno, ma l’investimento previsto in Italia era un flebile filo di speranza “Se l’accordo di programma per Livorno sarà firmato – afferma il segretario generale FIOM – Livorno tornerà a essere un territorio molto attrattivo e potevamo sperare che L3, producendo a Torino, avrebbe potuto anche considerare di riattivare lo stabilimento di Livorno. I cinesi porteranno via il marchio dall’Italia e basta”.
“Per la FIOM – conclude Gabrielli – già il piano della L3 Holding era molto parziale rispetto alle risposte in termini occupazionali, ma con la sola offerta cinese la fumata per i lavoratori è nera, nerissima. Per il rilancio di Livorno è necessario creare occupazione, buona occupazione e l’Accordo di Programma è un punto di partenza, per questo i tempi devono essere accelerati”.
FIOM, Gabrielli: “De Tomaso: L3 non paga, saltano gli investimenti in Italia”
Post SuccessivoFilcams: 15 aprile 2015 sciopero unitario del turismo
Post PrecedenteFilcams, rinnovato il CCNL del terziario