Leggiamo dalla Stampa i consigli e le richieste di alcuni Soloni sul TFR dei lavoratori Lucchini.
Questi soggetti arrivano in forte ritardo, il sindacato nè di maggioranza nè di minoranza, quello che parla con le cose fatte e non dice ad altri cosa devono fare, aveva stabilito con il commissario come potersi muovere, purtroppo il ricorso in cassazione ha bloccato questa possibilità.
Ciò nonostante in rapporto con l’INPS, il quale verificherà ogni possibilità, abbiamo portato a esempio situazioni analoghe che hanno comunque consentito il pagamento di tali spettanze.
L’idea è sempre quella di dare sollievo e soluzione ai problemi dei lavoratori e un sostegno al loro reddito, e spiace constatare che c’è sempre chi dà una lettura pessimista e catastrofista, non comprendendo che continuare a screditare l’azione del Sindacato, determina anche un indebolimento dell’azione di tutela ai lavoratori
Oramai non passa giorno che il populismo e la bieca volontà che tutto debba andar male si manifesti facendo finta che le assemblee dei lavoratori e il voto del referendum non siano un fatto democratico accertato, nessun rispetto della democrazia, ci mancherebbe!!!!!
L’importante è dimostrare di esistere, chiedendo ad altri l’onere del lavoro per produrre le risposte.
FIM/FIOM/UILM hanno ben altre responsabilità e sono consapevoli del momento difficile, presto vivremo la divisione dei lavoratori, tra chi sarà CIG chi in CDS, e il nostro faro sarà l’accordo che prova a tutelare tutti, creando un contenitore da svuotare con il progressivo reinserimento di tutte le maestranze, fino al suo completamento previsto per il 6/11/2016.
L’obbiettivo è far ripartire la fabbrica e con essa il lavoro che vede un futuro, attraverso le bonifiche, ma anche attivando la formazione professionale, perché, quando queste saranno terminate, sarà determinante creare i posti di lavoro per i lavoratori delle imprese e per le nuove generazioni.
Questo tema lo chiariremo alle assemblee dei lavoratori come sempre è stato fatto.
Senza dimenticare che enormi sono le difficoltà per i lavoratori delle imprese che sono già in CIG o in NASPI, il cui pagamento purtroppo non è ancora attivo per tutti e, cosa che abbiamo sempre contrastato, in tema di politiche fiscali, si assiste ad una incomprensibile tassazione fiscale sul sostegno al reddito dei lavoratori sia esso Cassa Integrazione o Nuova Aspi… su questo l’INPS non c’entra niente certo, ma la politica e il Governo dovrebbero intervenire per rimediare tale piaga.
Nonostante le difficoltà FIM/FIOM/UILM si impegneranno per costruire il futuro nel territorio per non disperdere le lotte dei lavoratori e della città tutta.
Dal 1 luglio quindi c’è una nuova società, AFERPI , partono i nuovi contatti, le nuove discussioni, vigileremo da 1 giorno la correttezza delle organizzazioni del lavoro, dell’applicazione delle norme di sicurezza, del contratto di solidarietà, nonché eventuali discriminazioni nella scelta del personale.
FIM FIOM e UILM impegnati per dare risposte ai lavoratori
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