“Pronti allo sciopero generale se non arriverà il presidente” questo l’annuncio della Filt Cgil di Livorno rispetto alle condizioni di immobilità del porto che mettono seriamente a rischio la tenuta occupazionale e le prospettive di sviluppo.
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Il Porto di Livono riversa in un’ inutile e penalizzante immobilità, imposta dal commissariamento che ormai si trascina da 13 mesi, quindi da 13 mesi si compiono atti che rientrano nella sfera della “normale amministrazione”: tale condizione ha messo in stand by tutti i percorsi che interessano le dinamiche delle imprese, i processi di gara, i tempi per le aperture dei cantieri e lasciano irrisolti tutti i problemi che mettono a rischio la tenuta occupazionale.
Il PrP è stato approvato e non gestito, come non sono gestite tutte le problematiche emerse.
Restano ancora irrisolti i nodi relativi ad alcune imprese Ro-Ro ed è diventata ormai incomprensibile la gestione degli spazi relativi agli accosti 14 G, E ed F (radice Darsena Toscana) dove, da quasi un anno, va avanti un’ “occupazione temporanea” che non ha giustificazioni di merito e di legittimità, in quanto assegnata a una società già concessionaria e quindi non “autorizzabile” ad avere ulteriori spazi al di fuori della propria concessione.
La condizione dei lavoratori che operano in appalto è quindi estremamente precaria, legata a una situazione illegittima che non garantisce stabilità il futuro.
La condizione di crisi dell’impresa Lucarelli, legata anch’essa alle mancate scelte di pianificazione, rischia di trasformarsi in un dramma sociale e, nonostante la convocazione del “Patto per il Lavoro” con i soggetti firmatari, non abbiamo ancora ottenuto nessuna concreta garanzia occupazionale per quei lavoratori. Chiediamo, quindi, anche alla locale Confindustria di dare seguito a quanto concordato in quella sede per trovare così una soluzione.
Resta ancora da sciogliere il nodo del futuro dei lavoratori del Terminal Calata Orlando, la cui concessione scade il 31 dicembre e rispetto alla quale ancora non sono arrivate prese di posizione da parte dell’Ente di governo del porto.
Non possiamo che esprimere un giudizio negativo rispetto alla gestione dell’Autorità Portuale dei doverosi passaggi non compiuti, ma necessari alla piena attuazione del piano regolatore del porto e che avrebbero dovuto risolvere definitivamente molte criticità.
Le lungaggini burocratiche rispetto alla nomina del nuovo Presidente dell’Adsp hanno di fatto bloccato l’attività dell’Autorità Portuale e sono diventate nocive anche per il possibile sviluppo futuro del nostro scalo.
Chiediamo quindi l’immediata nomina del nuovo Presidente dell’Autorità di sistema portuale, di accelerare i tempi per la gara della Darsena Europa,della Porto di Livorno 2000, per la creazione del nuovo terminal crociere, per l’assegnazione dei Bacini di carenaggio e di superare rapidamente le criticità contingenti che riguardano la continuità operativa di tutti i lavoratori del Porto.
E’ doveroso, inoltre, chiedere l’inserimento di nuova occupazione, che equilibri i carichi di lavoro e l’attivazione di progetti di formazione continua, volta a mitigare l’incidenza dei rischi connessi alle attività portuali.