In merito alla Circolare Inail n. 65/ Inps n. 179 del 23 dicembre 2013, che intima alle società di navigazione di non anticipare ai lavoratori che usufruiscono dei permesssi previsti dalla Legge 104 l’indennità prevista, come FILT CGIL facciamo presente che tale direttiva sta creando confusione e disagio.
Fino al 2014 tale indennità era corrisposta, come accade in tutti gli altri settori, dalle aziende che poi la portavano in detrazione e, essendo la circolare in vigore dal 2013, ad alcune aziende di Livorno era stata comminata una multa per aver perpetrato la consuetudine.
La multa è stata sospesa nel momento in cui gli stessi lavoratori che usufruivano dei permessi previsti dalla legge 104, assistiti dai rappresentanti sindacali, hanno richiesto chiarimenti sia all’Inps di Livorno che alla sede centrale di Roma, la quale ha conseguentemente emanato una circolare interna, in cui si invitava la sede labronica a sospendere la sanzione.
Tutto ciò succedeva a novembre del 2014, dopo il nulla.
Segnaliamo, a questo punto, un grave vuoto normativo, in quanto è vero che le società di navigazione non “dovrebbero” più corrispondere l’indennità, ma i tempi e i modi di corresponsione del denaro da parte delle sedi INPS (alle quali tale responsabilità sarebbe stata trasferita?) non sono state mai definite.
Il lavoratore marittimo, al pari degli altri lavoratori, nel momento in cui usufruisce dei permessi previsti dalla legge non interrompe il proprio contratto di lavoro, perciò è inammissibile e discriminatorio che sia pagato dall’INPS piuttosto che anticipato dal datore di lavoro.
“Con l’Inps di Livorno – aggiunge Agostino Salza, della segreteria provinciale FILT CGIL – avevamo trovato un accordo sulle procedure e, invece, a tutt’oggi, i pagamenti non sono stati erogati, in quanto, a detta dello sportello labronico, non autorizzati. Ma da chi devono essere autorizzati?Se un Ente come l’INPS, ben fornito di figure apicali, lautamente remunerate, non riesce a risolvere un problema di questa natura a chi spetta farlo?”
Siamo indignati per il disagio che la farraginosità della burocrazia ha provocato a dei lavoratori che soffrono già per gravissimi problemi familiari per cui chiediamo l’impegno dell’INPS per una rapida soluzione della problematica, ribadendo che non dovranno esservi discriminazioni rispetto ad altri lavoratori “Evidentemente – conclude Salza – tanta confusione deriva dal disinteresse di persone fortunate, che non sono state toccate da tragedie così profonde”.
Segreteria FILT CGIL provincia di Livorno