Anche l’industria chimica è stata colpita duramente dalla crisi, i numeri parlano chiaro: oltre 70 i lavoratori per i quali si stanno esaurendo gli ammortizzatori sociali, 300 i posti di lavoro persi e molte le vertenze aperte su tutto il territorio. E’ questo lo scenario disegnato dai segretari della Filctem Cgil Fabrizio Musto, Fabrizio Zannotti e Stefano Santini. “Chiediamo che, nell’ambito della discussione sull’accordo di programma, si apra un confronto con le istituzioni locali e la politica affinchè si prendano decisioni concrete di vitale importanza per il settore e per tutto il territorio”. Il settore maggiormente colpito è stato quello della produzione di energia elettrica: oltre 300 sono i posti di lavoro persi sul territorio con la chiusura delle centrali elettriche di Livorno e Piombino. “Vorremmo capire che tipo di produzione elettrica sarà scelta sul e per il territorio” commenta Musto. 200 i posti di lavoro in bilico anche nel settore petrolchimico ai quali si devono aggiungere i 38 lavoratori rimasti disoccupati dopo la chiusura della Ceramiche Industriali Livornesi: “Per questi lavoratori pretendiamo attenzione da parte delle istituzioni, non c’è molto tempo, gli ammortizzatori sociali stanno per esaurirsi”. A luglio scadrà la Cassa integrazione anche per i lavoratori della Masol. Per ultimo il caso Eni per il quale, dopo le iniziative sindacali dei mesi scorsi che hanno portato buoni risultati, la Filctem chiede l’apertura di un tavolo locale per dare seguito agli impegni assunti dal Mise ” Siamo soddisfatti dell’esito del tavolo ministeriale ma adesso occorre entrare nel merito dei piani di efficientamento e di investimenti, anche alla luce della proposta avanzata da Eni di un possibile investimento sul Gnl, che potrà aprire nuove prospettive”.
Filctem: “Rilanciare il settore chimico. Accordo di programma per investire sul territorio”
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