L’iniziativa della SLC CGIL e delle RSU ex People Care davanti alla Prefettura si è resa necessaria perché al mancato pagamento del TFR da parte dell’azienda si è aggiunta la preoccupazione per l’annunciato ritardo nel pagamento della Naspi.
“All’assemblea dei lavoratori – spiega Luongo, segretario generale SLC CGIL provincia di Livorno – la situazione era questa: licenziati erano stati licenziati, tutti, i preliminari per il progetto di una nuova attività si stanno ancora consumando e il TFR rallenta il suo percorso nelle già magre tasche di chi lo attende”
Il progetto imprenditoriale che dovrebbe vedere protagonista Comdata è ancora oggetto di trattativa con People Care “L’ansia dei lavoratori è alta – spiega Luongo – senza contare che il progetto, per ora, prevede il reimpiego soltanto della metà degli ex People Care. Ci auguriamo comunque che le trattative tra la nuova società e quella in liquidazione terminino presto, in modo tale che Comdata possa iniziare le selezioni”.
A questa situazione si aggiunge l’annunciato ritardo dell’erogazione Naspi “Anche la NaSpi ha trovato il suo intoppo, non solo a Livorno e non solo per gli ex di People Care – dice il segretario generale SLC – se fossi uno di loro avrei l’impressione di vivere in un racconto di Kafka, con la sola differenza che il disagio è reale e non invenzione letteraria: come si paga la prossima rata del mutuo? come si mandano i figli a scuola a settembre?”
Perciò presidio e richiesta di essere ascoltati dal Prefetto di Livorno: “Il Prefetto – prosegue Luongo – ancora una volta si è mostrata umanamente vicina a questi lavoratori : sono 4000 le domande di NaSPI attese nel solo comparto degli stagionali del commercio, per questo al Tavolo erano presenti anche la Filcams Cgil e il Nidil. A questi si andranno ad aggiungere i precari/stagionali dello Spettacolo e altri che non vorremmo mai aggiungere: eventuali destinatari di provvedimento di licenziamento”.
All’incontro il Prefetto di Livorno ha invitato un Funzionario dell’INPS, il quale ha nuovamente illustrato come le Sedi Provinciali dell’Istituto si siano organizzate per dare la più celere risposta non appena sarà disponibile l’applicativo per lavorare le circa 1400 richieste già pervenute:
tempi previsti, circa 15/20 giorni “Questo non cancella il fatto – aggiunge l’esponente CGIL – che mentre l’ASPI andava in pensione la NaSpi non era ancora stata veramente assunta, e che questo ritardo su una simile materia è sintomo di inciviltà. Ma temevamo peggio”.
“Inoltre e infine – conclude Luongo – con questa iniziativa abbiamo potuto sottoporre, come era nostra responsabilità e dovere, anche il problema del ritardo dell’erogazione del TFR: People Care, alle prese con i conti, ci ha già detto che comunicherà all’INPS di Livorno la propria “incapienza” a pagare i TFR confluiti nel Fondo INPS. Il funzionario ci ha comunicato che tratterà un’emergenza alla volta, prioritariamente la Naspi e poi sarà erogato il TFR di competenza dell’Inps”