Le categorie confederali della provincia di Livorno, FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL esprimono profonda preoccupazione per il destino dei 30 lavoratori delle ex Ceramiche Industriali Livorno, senza occupazione ormai da oltre tre anni e che, nel giro di sei mesi, perderanno ogni forma di ammortizzazione sociale.
I sindacati dei chimici cercano di tenere alta l’attenzione sul destino di questi 30 lavoratori, per la maggior parte operai, che hanno visto svanire il loro lavoro dopo una lunga agonia: l’azienda aveva prima fermato la produzione, ricorrendo alla cassa integrazione ordinaria, trasformatasi in straordinaria con la rassicurazione che, dopo una riorganizzazione, l’attività dello stabilimento avrebbe ripreso, per finire poi con un provvedimento di licenziamento collettivo.
“Abbiamo un rapporto costante con questi lavoratori – dicono le categorie – che avevano creduto, come noi, agli impegni che le Istituzioni si erano assunte per il rilancio del sito produttivo ex Ginori ma, alla vigilia della scadenza della mobilità, tra di loro serpeggia rassegnazione e sfiducia”
Il sito produttivo, privo ancora di un progetto, è ancora in mano alla società patrimoniale ICL “Da anni stiamo aspettando un progetto di riqualificazione per il rilancio dello stabilimento – proseguono i sindacati – attendendo un investitore che non è mai arrivato. Oggi, con le opportunità previste dall’accordo di programma, ci auguriamo che quell’area venga messa a disposizione per un progetto concreto di rilancio”.
Le segreterie di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL, in conclusione, invitano le istituzioni Regionali, Provinciali e Comunali anche a occuparsi in maniera concreta delle problematiche dei lavoratori “A fronte delle promesse fatte non c’e’ stato un impegno sufficiente – concludono le categorie –nessuno può e deve dimenticarsi di quei 30 lavoratori”.
Ex Ceramiche Industriali Livorno: i 30 lavoratori dimenticati
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