La raffineria Eni di Livorno è salva: saltata la vendita poichè non garantiva occupazione, investimenti e il mantenimento del sito produttivo. E’ stato dichiarato ieri, giovedì 14 gennaio , nel corso di una trattativa a Roma al Ministero dello Sviluppo economico al quale erano presenti oltre al Vice Ministro De Vincenti i rappresentanti Cgil Cisl e Uil territoriali, Filctem Cgil,Femca Cisl e Uiltec Uil nazionali e locali, le Rsu Eni Livorno, i rappresentanti del coordinamento delle ditte appaltatrici, Gianfranco Simoncini per la Regione, Lorenzo Bacci e Filippo Nogarin per le amministrazioni locali. “Eni ha dichiarato il fallimento della trattativa di vendita ed ha ribadito la scelta strategica di mantenere la raffineria di Livorno come sito produttivo e non come deposito. Inoltre Eni ha dichiarato la volontà di aprire una trattativa a livello locale su efficientamento e investimenti in modo da rendere competitivo il sito di Livorno”. Il segretario Strazzullo ha inoltre ribadito la richiesta di proseguire con lo studio di fattibilità del progetto Gnl, richiesta accolta da Eni e dal Ministero che hanno aggiunto che dal mese di marzo il Governo presenterà un Piano nazionale Gnl nel quale sarà inserito anche il progetto di Livorno. “Siamo molto soddisfatti dell’esito di questo incontro e dei possibili sviluppi” hanno dichiarato Maurizio Strazzullo segretario generale Cgil Fabrizio Zannotti e Fabrizio Musto per Filctem Cgil “restiamo comunque in attesa di un reale avvio della trattativa su efficientamento ed investimenti e del nuovo progetto. Non abbasseremo comunque l’attenzione su questa vicenda”.
Eni: il sito livornese è salvo. Presto un tavolo per investimenti.
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