La vicenda dei lavoratori dell’Elettra è ormai prossima all’epilogo: tra poco più di un mese tutti i 22 dipendenti della Centrale elettrica di Piombino saranno licenziati. Gli ultimi incontri tra l’Azienda, i Sindacati e le Istituzioni non hanno portato novità positive e quindi a breve i lavoratori riceveranno le lettere di licenziamento. Si apriranno le porte della mobilità, dodici o diciotto mesi in base all’età dei singoli dipendenti, e poche prospettive di ottenere un nuovo posto di lavoro, considerando la profonda crisi che ancora affligge il nostro territorio.
Curiosa storia quella della Centrale Elettra: Costruita per la Lucchini ha cominciato a produrre energia dal 20xx in regime di Cip6, una tariffa agevolata prevista per impianti funzionanti con combustibili rinnovabili. Nel 2004 è stata venduta dalla Lucchini ad una società britannica, e con il ricavato della vendita la stessa Lucchini è riuscita a far fronte temporaneamente alla crisi che la attanagliava. La Centrale era definita il “gioiello di famiglia” del Gruppo, e considerata la giovane età e le sue potenzialità tale definizione non sembrava esagerata. L’attività di produzione di energia è continuata fino al 2013, quando la Società ha deciso di chiedere l’uscita anticipata dal regime di Cip6. Da allora l’impianto è sempre stato spento, controllato dai lavoratori che, d’intesa con l’Azienda, si sono alternati per assicurare il presidio giornaliero. Oggi però il “gioiello di famiglia” sembra non sia più tale, altrimenti non potremo spiegarci la sorte di questa centrale, che dopo solo dodici anni di marcia commerciale corre il rischio di venire smantellata. E i dipendenti? Hanno usufruito di un periodo di Cassa Integrazione, speranzosi di un esito favorevole della vicenda. Voci insistenti davano per certo l’interessamento di possibili compratori, ma nulla di concreto si è realizzato. “Esiste un Accordo di Programma che comprende i lavoratori Elettra, ma ad oggi sono solo parole e nulla più” commentano le segretrie Filctem Cgil Livorno, Flaei Cisl Livorno e Uiltec Uil Toscana Costa “Corsi di riqualificazione e di aggiornamento sono rimasti sulla carta. I dipendenti della ex Lucchini sono stati riassunti dalla Aferpi mentre le altre due centrali di proprietà Edison sono state acquisite dalla Bertocci, che ha rilevato anche i dipendenti rimasti. Il destino della centrale Elettra, la più recente delle tre, non sembra interessare a nessuno. Ma c’è di peggio: il destino dei ventidue lavoratori e delle loro famiglie, verso cui le istituzioni dovranno rivolgere attenzione perché l’accordo di programma svolga quella funzione per cui è stato sottoscritto”.