Le recenti decisioni assunte dalle compagnie di navigazione che hanno drasticamente tagliato il numero di corse dei traghetti da e per l’Isola d’Elba hanno comportato un impatto gravissimo sulla mobilità dei cittadini elbani, di tutti i lavoratori pendolari e in special modo di quelli impiegati nell’istruzione e nella sanità.
Oltre al diretto effetto che il taglio delle corse determina sulla vita delle persone, come Cgil provincia di Livorno esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per quello che può essere il riverbero sulla qualità di servizi pubblici essenziali erogati alla comunità.
La qualità del servizio sanitario e dell’istruzione che impiegano per larga parte personale pendolare e che già scontano grandi difficoltà nel reperimento di personale qualificato disponibile ad operare sull’isola non possono essere messe indirettamente in discussione da decisioni assunte in modo arbitrario e unilaterale dalle compagnie di navigazione.
Come Cgil riteniamo che le compagnie di navigazione possano esercitare le libertà garantite dal mercato nel rispetto di un rapporto socialmente responsabile verso il territorio cosa che in questa fase è indubbiamente mancata.
Alle istituzioni regionali e all’Autorità di Sistema Portuale, che si sono dimostrate fin qui attente alle interlocuzioni con le parti sociali, chiediamo di interloquire con Moby e con Blue Navy per reinserire quante più corse possibili e al contempo di rimodulare il servizio di continuità territoriale finanziato da risorse pubbliche.
Cgil provincia di Livorno