L’assemblea dei lavoratori comunali ha votato all’unanimità lo stato d’agitazione proposto dalla RSU aziendale e da tutte le sigle sindacali, i dipendenti sono pronti allo sciopero e al blocco degli straordinari ma a patto di non danneggiare “Effetto Venezia”.
Gli obiettivi dello stato d’agitazione dei lavoratori comunali sono:
1- Conclusione della trattativa su contratto decentrato 2017/2018
2- Contrattazione del Fondo assistenza e previdenza degli agenti della Polizia Locale 2017/2018 (incluso nel decentrato) e richiesta di erogazione della quota 2016, già contrattata ma ancora non versata
3- Sbloccare la decurtazione del fondo di produttività, avvenuta per una interpretazione arbitraria dell’Ente e contraria agli accordi decentrati: in pratica i fondi a favore dei lavoratori non vengono distribuiti integralmente ma una parte viene rimandata all’anno dopo, determinando un residuo costante che, quindi, non verrà mai redistribuito; questo meccanismo interessa una quota del 20% dei fondi a disposizione (oltre i centomila euro) sottratti, quindi, dai salari dei lavoratori comunali;
4- Chiediamo all’Ente di sfruttare al massimo le eccezionali possibilità assuntive a disposizione (il 75% del turn over nel 2017 e il 100% per il 2018) e abbandonare le politiche di precarizzazione come la somministrazione del personale nei servizi educativi, che non garantisce stabilità né alle lavoratrici, né ai servizi. Ricordiamo che le lavoratrici somministrate sono quasi il 30% del personale complessivo impiegato nel settore.
La conferenza stampa è stata solo la prima delle nostre iniziative che accompagneranno il percorso verso il raffreddamento in Prefettura.
Invitiamo i dipendenti a limitare le ore di straordinario, tranne che per quanto riguarda l’organizzazione di “Effetto Venezia”: a nostro avviso, infatti, danneggiare l’organizzazione dell’evento, inficerebbe la bontà e legittimità della nostra lotta perché potrebbe essere vista come un’operazione che danneggia l’economia cittadina; la nostra lotta, invece, è in favore dei diritti e dei salari dei lavoratori e non vogliamo che venga strumentalizzata.
Annunciamo fin d’ora che, se non si dovessero avere i risultati sperati, siamo pronti a proclamare lo sciopero dei lavoratori comunali a partire dalla riapertura dei servizi educativi comunali.
Lo sciopero sarà preceduto da assemblee di settore per raggiungere e spiegare ai cittadini e alla più ampia platea di lavoratori e lavoratrici le ragioni della mobilitazione.