CORONAVIRUS E VIOLENZA SULLE DONNE, CON L’ISOLAMENTO DOMESTICO AUMENTA IL RISCHIO DI MALTRATTAMENTI NON DENUNCIATI

CORONAVIRUS E VIOLENZA SULLE DONNE, CON L’ISOLAMENTO DOMESTICO AUMENTA IL RISCHIO DI MALTRATTAMENTI NON DENUNCIATI
➡️ CORONAVIRUS E VIOLENZA SULLE DONNE, CON L’ISOLAMENTO DOMESTICO AUMENTA IL RISCHIO DI MALTRATTAMENTI NON DENUNCIATI
 
👉 Le giuste disposizioni emanate dal governo per contrastare il contagio del Covid-19 rischiano però di avere pesanti contraccolpi su alcune situazioni familiari critiche. Nello specifico ci preme tenere accesi i riflettori sulla questione della violenza nei confronti delle donne: l’isolamento domestico necessario per contrastare la diffusione del Coronavirus e dunque una convivenza sempre più a stretto contatto con il compagno violento rischia di far aumentare i casi di maltrattamento non denunciati.
 
Sosteniamo la campagna “Mascherina 1522” lanciata da “Staffetta democratica”, nella speranza che venga ufficialmente accolta. “Mascherina 1522” è un nome in codice per denunciare la violenza. La proposta prevede che basti entrare in una qualsiasi farmacia o in qualsiasi presidio sanitario e dire “mascherina 1522”: il grido di aiuto sarebbe a quel punto raccolto e farebbe scattare l’intervento delle forze dell’ordine. Il nome in codice consentirebbe perciò alle vittime di denunciare l’abuso senza neanche dover fare una telefonata.
1522 – numero anti violenza e stalking, gratutito, attivo 24 ore su 24
Da inizio marzo, a quanto ci risulta, sono sensibilmente diminuite le chiamate nei confronti del 1522. In questo delicato periodo le donne hanno infatti sempre più difficoltà a contattare questo numero e in generale i centri antiviolenza per chiedere aiuto.
 
E’ possibile per questo utilizzare la chat sul sito (chiuse in casa può essere impossibile telefonare) https://www.1522.eu/# o dalla app 1522 Antiviolenza e Stalking. Attraverso la chat del sito o dell’app si può contattare anonimamente un’operatrice per un aiuto o un consiglio
 
Sulla questione della violenza nei confronti delle donne non si deve far scendere il silenzio: ora più che mai è bene far diffondere il più possibile i numeri e i canali attraverso cui si può chiedere aiuto.
 
Ricordiamo che chi avesse la necessità può contattare:
 
Il Centro di Ascolto Sportello VIS (Centro di supporto alle vittime di reato per la provincia di Livorno) risponde al al numero 0586257229 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 o alla mail sportellovis@provincia.livorno.it Le attività sono comunque garantite e in caso di urgenze, comunicazioni o richieste si può contattare la coordinatrice dello sportello, Avv.Cristina Cerraial numero 3341680105 o inviare una mail all’indirizzo consigliera.parita@provincia.livorno.it
 
Il Centro antiviolenza Ippogrifo di Livorno è reperibile h24 al numero 3201875171
 
Il Centro donna di Livorno mantiene attivo il servizio di ascolto telefonico per orientamento psicologico e legale ogni giovedì dalle ore 12 alle ore 14: contattare lo 0586890053.
 
Per la denuncia degli abusi domestici è inoltre utile scaricare la app del 112 (Where ARE U) sul proprio smartphone. La chiamata può essere attivata tramite un semplice messaggio, la richiesta viene geolocalizzata e gli operatori possono intervenire. Altre app utili, tra le altre, sono App-Elles e S.h.a.w. (quest’ultima disponibile in 12 lingue)
 
Un supporto fondamentale è quello dei vicini di casa. Chiunque senta urla o rumori molesti o assistente a scene di violenza, chiami il 112 e faccia in modo che qualcuno intervenga. Un modo per aiutare qualcuno che è in trappola è la solidarietà ed il senso civico.
 
Ci preme sottolineare infine l’importanza della decisione del procuratore di Trento, Sandro Raimondi, che stabilisce che in caso di violenza domestica non saranno più le donne e i bambini a dover lasciare la casa bensì dovranno essere i maltrattanti: l’auspicio è che tale misura venga estesa in tutto il territorio nazionale.
 
 
Coordinamento donne Cgil provincia di Livorno

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