Come CGIL, sia a livello nazionale che locale, abbiamo espresso il nostro punto di vista e le nostre proposte alle forze politiche per una uscita progressista dalla crisi. Abbiamo contrastato i Governi nazionali di centrodestra e tecnici che riproponevano ricette di austerità con politiche recessive provocando la distruzione di un quarto dell’apparato produttivo del paese e l’esplodere della disoccupazione, con particolare riferimento a quella giovanile. La Cgil si è opposta fermamente a chi non da valore al ruolo delle parti sociali. Abbiamo detto dei no e qualche si. Ci siamo mobilitati. Abbiamo scritto le nostre proposte nel Nuovo Piano del Lavoro, sia a livello nazionale che locale. Rilancio del settore manifatturiero, commercio, turismo, nuovo e rinnovato intervento pubblico nell’economia, politiche industriali, welfare universale e ruolo della scuola e della ricerca pubblica, infrastrutture materiali ed immateriali a livello di un paese avanzato, giustizia sociale ed equità fiscale: questi gli assi strategici. Questo è il cambiamento necessario al Paese, questo è il cambiamento necessario a Livorno. Industria, porto e logistica, costo dell’energia e nuova qualità del vivere urbano, ruolo e gestione delle partecipate: queste le priorità per Livorno e per l’intera provincia. Questioni di merito e valori: democrazia, partecipazione, antifascismo e costruttiva speranza. Rispetto e riconoscimento per le grandi organizzazioni di rappresentanza sociale, rispetto per la CGIL e per il ruolo di progresso che ha svolto e svolgerà a difesa degli interessi del mondo del lavoro e dell’intero Paese, delle comunità nelle quali siamo profondamente parte. Rispetto non mostrato da chi ha voluto offendere le radici di sinistra della Toscana e della Costa con l’epiteto di PesteRossa.I risultati elettorali del nostro territorio lasciano aperte alcune partite importanti a chi dovrà amministrare il nostro territorio. Abbiamo affrontato la prima parte della campagna elettorale consegnando alla politica, incontrando i rappresentanti delle liste che hanno chiesto di incontrarci, le nostre proposte di merito. Ci siamo confrontati confederalmente con l’esponente della coalizione di centro-sinistra Marco Ruggeri e con Andrea Raspanti per la coalizione di sinistra, che hanno espressamente richiesto di incontrare la nostra organizzazione che hanno riconosciuto non solo il ruolo e l’importanza della nostra organizzazione, ma il profondo rispetto e attenzione mostrata per chi organizziamo, lavoratori, disoccupati, precari, pensionati. Il voto di domenica ha dimostrato come sia necessario un cambio di passo significativo per rispondere alle esigenze dei giovani, dei precari, dei lavoratori e dei pensionati che noi rappresentiamo socialmente, per non consegnare le nostre città a chi non riconosce le nostre radici, le nostre tradizioni ed i nostri valori, i sacrifici e le lotte per l’antifascismo, per il lavoro, per la democrazia.
Il futuro di rilancio dell’intera Costa passa solo attraverso il lavoro manifatturiero, dei servizi e la valorizzazione dell’economia del mare: i cittadini del nostro territorio chiedono alla politica di mantere il lavoro che c’è e di costruire il lavoro che manca. L’abbiamo scritto nel nostro Piano del Lavoro, lo abbiamo condiviso nel nostro Congresso e lo riproponiamo con forza a chi si candida a governare i nostri territori.
Cgil Provincia di Livorno