“Calano gli iscritti, le persone non hanno più fiducia nel sindacato. E la Cgil non è più al passo con i tempi”. Quante volte lo abbiamo sentito dire in questi mesi? La realtà dei fatti è però ben diversa da quanto si possa credere. A partire dalla dimensione nazionale fino a arrivare a quella territoriale la Cgil dimostra di essere in grande salute.
Nei giorni scorsi la Cgil nazionale ha ad esempio dimostrato che i risultati presentati dall’istituto di ricerca Demoskopica non erano affatto corretti: l’organizzazione guidata da Susanna Camusso ha infatti precisato che il tesseramento a livello nazionale 2017 si è chiuso addirittura con un +1,04% di iscritti rispetto al 2016 e un +0,66% rispetto al 2015. Ma se a livello nazionale la fiducia nella Cgil è in leggero aumento, a livello di territorio livornese è quasi un boom.
Cgil Livorno, 2017 anno record: +4,4% sul 2016 Guardando i dati della Cgil provincia di Livorno ci si accorge che la fiducia nei confronti del sindacato “rosso” non è mai stata così alta. Nel 2017 è infatti stato registrato un vero e proprio boom di tessere. C’è poi un’altra sorpresa: a far registrare un aumento record di iscrizioni è la categoria che tutela i diritti dei super-precari, ovvero il Nidil. I dati del tesseramento a livello provinciale al 31 dicembre 2017 parlano chiaro: +4,4% rispetto al 31 dicembre 2016. La Cgil non ha mai avuto così tanti iscritti. “Malgrado la grave crisi economica e occupazionale, la fiducia nei nostri confronti è in progressivo aumento” afferma il segretario generale Cgil della provincia di Livorno Fabrizio Zannotti. A aumentare in percentuale è anche il numero di persone attive rispetto ai pensionati.
Super-precari e settori giungla, boom di tessere La categoria che ha fatto registrare il maggior aumento è il Nidil: +94% rispetto all’anno precedente. “E’ un’importante risposta a chi dice che la Cgil non riesce a dar risposta alle nuove identità lavorative e ai lavori moderni” afferma Zannotti. Anche la Filcams, categoria che tutela i diritti dei lavoratori del mondo del commercio, ha fatto registrare un aumento del 12%: “Anche questo è un dato molto significativo – evidenzia Zannotti – il mondo del commercio è infatti un altro settore-giungla dove si registrano contratti altamente precari”. Anche gli effetti negativi della cosiddetta “Buona scuola” renziana si sono fatti sentire sui lavoratori: “La Flc, categoria che tutela il personale del mondo della scuola, ha visto un aumento del 20%”. In altre categorie c’è stata una lieve flessione: “Ma è fisiologico quando ci sono aziende che chiudono”.
Una Cgil proiettata al futuro “La Cgil è più viva che mai – dichiara soddisfatto Zannotti – ed è sempre più proiettata verso il futuro. Stiamo raggiungendo traguardi importanti: il merito è soprattutto dell’importante lavoro nelle aziende delle categorie, dei nostri delegati e di tutto il personale che lavora nei nostri uffici”.