L’Ospedale di viale alfieri come tutti gli altri Ospedali exProvinciali è un Presidio che ha buoni livelli assistenziali e almeno 4 eccellenze:
Neurochirurgia,Chirurgia Vascolare,Radiodiagnostica,Emergenza-Urgenza.
Di queste 4 eccellenze, almeno 3 sono frutto di una storia del Presidio,vedi Neurochirurgia,oppure conseguenti ad accordi di programmazione raggiunti in sede di Area Vasta come Chirurgia Vascolare,Radiodiagnostica,Emergenza-Urgenza.
Queste Eccellenze fanno di Livorno un Ospedale di riferimento per il territorio della Asl 6 ed anche oltre.
Accanto a queste eccellenze l’Ospedale di Livorno ha delle criticità che può e deve affrontare nell’interesse dei cittadini di Livorno e dell’intera rete di Area Vasta:
– prima criticità: l’offerta di cure intermedie quali Ospedale di Comunità,Hospice,Rsa, sono insufficienti alla domanda e chi ne fa le spese è l’Area Medica dell’Ospedale che deve sostenere il peso di ricoveri improri.
– seconda criticità: le specialistiche quali otorino.urologia-oculistica-ginecologia, hanno un livello di attività operatoria che nel 2014 non è stato superiore ad una media di 1 al giorno per ciascuna specialistica e sulla base di ciò non potrà ottenere l’autorizzazione al funzionamento come Unità operativa complessa autonoma in base al Decreto Balduzzi.
– terza criticità: la mobilità sanitaria passiva nelle specialistiche chirurgiche (fughe) specialistica attività chirurgicaprodotta fughe
urologia 250 367
otorino 309 403
oculistica 94 335
otropedia 951 757
chirurgia generale 1100 897
Questa mobilità passiva associata a quella dell’area medica e diagnostica determina un prelievo di 30 milioni di euro dal proprio bilancio.Livorno spende 120 milioni di euro per le attività che si realizzano dentro l’ospedale alle quali si sommano i 30 milioni di euro per arrivare a 150milioni di spesa.
– quarta criticità: il Pronto Soccorso nonostante tutti gli investimenti fatti negli ultimi anni non riesce a fronteggiare in modo adeguato la domanda di emergenza-urgenza che è sempre più complessa come ci dicono i dati: si riducono gli accessi ed aumentano le prestazioni determinando un grave problema in quanto l’Azienda calcola il proprio personale in base agli accessi e non alle prestazioni erogate ai cittadini.
Inoltre al Pronto Soccorso manca una adeguata Area di OB (breve osservazione) e di OBI( Breve osservazione sub intensiva) che va rafforzata proprio per evitare lunghi e pericolosi stazionamenti nel Pronto Soccorso.Ora,questo è il nostro parere,qualunque idea di intervento(nuovo ospedale o ristrutturazione di viale Alfieri)dovrebbe rispondere a queste criticità e tradotto in linee generali significa:
a) quale bacino di utenza serve l’Ospedale di Livorno?
b) quali relazioni collaborative si debbono costruire con l’Azienda Ospedaliera di riferimento e con gli altri Presidi di Area Vasta che sono in gran parte responsabili di quelle fughe e di quella sottrazione di bilancio,realizzate proprio in un regime di competizione nel quale Livorno come altri ospedali hanno perso il confronto.
c) quale organizzazione assistenziale serve a Livorno per mantenere le attività specialistiche chirurgiche che non possedendo gli standard di Balduzzi (volumi di prestazioni e almeno 18 PL)
2Ragionare su questi temi e compiere le conseguenti scelte è un obbligo delle Istituzioni e della politica a cui i Cittadini hanno dato il loro mandato mediante libere elezioni.
Se Livorno vuole rimanere un protagonista della Rete Ospedaliera Toscana deve decidere se e come superare queste criticità,qualunque sia la scelta su ospedale nuovo o ristrutturazione di quello esistente; In altri termini: qualunque sia il Sarto che cucirà non è pensabile di realizzare un vestito nuovo senza prima aver misurato chi lo dovrà indossare.
Può anche essere,tuttavia,che ci sia a Livorno un prevalere dell’idea che l’Ospedale e’ dei cittadini della Zona Livorno-Collesalvetti-Capraia e quindi si deve realizzare un nuovo vestito pensando ai loro bisogni. Idea legittima,ovviamente,ma la cui conseguenza è LIVORNO OSPEDALE ZONALE: un approdo che noi non auspichiamo ,cosi come non sosteniamo l’idea di “riuniamo le truppe per fare massa critica contro il gigante Cisanello”.
Livorno possiede le Professionalità e le Risorse per risolvere positivamente quelle criticità,per rimanere un ospedale di riferimento in Area Vasta; ma c’è un’unica strada per arrivarci ed è rappresentata da una Programmazione condivisa di Area Vasta.
Il ruolo di Ospedale di riferimento che devono svolgere Cisanello-Livorno-Massa-Lucca-Viareggio significa rispondere al bisogno di fiducia per quelle 17000 prestazioni di alta complessità che oggi vanno a cercare una risposta fuori dall’Area Vasta e nello stesso tempo sostenere il ruolo degli ospedali Zonali a svolgere la loro funzione di presa in carico del cittadino per accompagnarlo nel miglior percorso assistenziale.
In conclusione un invito all’Assessore Saccardi ed al Presidente della Conferenza dei Sindaci Nogarin:
Fatevi promotori di una Conferenza dei Servizi che consenta un dibattito vero sulle possibili scelte di politica socio-sanitaria nel tentativo di provare a realizzare un consenso ampio ad un progetto che unisca il che fare al dove farlo.
Cgil, Cisl e Uil chiedono l’apertura di un percorso condiviso per l’ospedale di Livorno
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