Dopo la prima fase della mobilitazione unitaria dei sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL occorre fare un punto rispetto alla realizzazione delle case della salute nel territorio della Provincia di Livorno.
La nostra proposta transitoria e a regime per la realizzazione delle Case della Salute nella Provincia di Livorno a confronto con quanto concordato con le amministrazioni locali:
Proposta zona livornese
4 Case della Salute così suddivise:
Una a Collesalvetti Modulo standard da collocare presso il Distretto Socio Sanitario
Il Comune di Collesalvetti si è dichiarato favorevole
Tre a Livorno
un Modulo Complesso da collocare presso l’Ospedale di Livorno in attesa della ristrutturazione del poliambulatorio e
due Moduli Standard: uno da collocare al Distretto Socio Sanitario EST e l’altro nei locali della ex Circoscrizione 1.
Siamo stati convocati dall’assessore al sociale del Comune di Livorno, a cui abbiamo proposto un ipotesi d’accordo. Si ricorda che per la ristrutturazione del poliambulatorio sono stati stanziati circa sei milioni di euro direttamente dal Ministero
Proposta Val di Cecina
4 Case della Salute così suddivise:
Una a Rosignano: modulo Complesso da collocare nell’attuale Distretto in attesa della costruzione del nuovo.
Una a Donoratico e a Cecina Modulo Standard – Una a Guardistallo Modulo Base
Abbiamo concordato con i Sindaci della bassa val di Cecina il percorso di assetto delle Case della Salute.
Le case della salute di Donoratico e Guardistallo sono state aperte.
In particolare, si sottolinea il termine delle procedure per la realizzazione del nuovo distretto socio sanitario e della casa della salute di Rosignano con un investimento di sei milioni di euro. Resta ancora da definire la casa della salute a Cecina, su cui è aperta una riflessione.
Proposta Val di Cornia
3 Case della Salute così suddivise:
Una a San Vincenzo Modulo Standard – Una a Venturina Terme presso la struttura regionale BIC Modulo Standard
Una a Piombino presso il presidio ospedaliero in attesa della nuova struttura
Modulo Complesso
La ristrutturazione del distretto di San Vincenzo è terminata e la casa della salute ha aperto. Per la ristrutturazione dell’immobile di Venturina sono stati stanziati 500 mila euro.
Per Piombino è stato concordato un percorso, con l’ipotesi di aprire la casa della salute presso il presidio ospedaliero, in attesa della realizzazione di un nuovo immobile. Anche a Piombino per la casa della salute si prevede un investimento di oltre sei milioni di euro.
Proposta Isola d’elba
2 Case della Salute così suddivise:
Una a Portoferraio Modulo Complesso
Una a Marina di Campo Modulo Standard
Resta ancora difficile aprire con i Sindaci dell’Isola d’Elba una qualsiasi contrattazione, visto il loro atteggiamento nei confronti delle Organizzazioni Sindacali. Oltre a questo, i Sindaci dell’Isola d’Elba si contrappongono alla Regione Toscana sulla questione della sanità, si contrappongono ai sindaci della Val di Cornia e della Val di Cecina in rapporto alla costituzione della rete dei presidi ospedalieri e non sono d’accordo nemmeno fra di loro. Questo determina un costante impedimento ad assumere decisioni condivise alla conferenza dei Sindaci di zona. L’atteggiamento poi del comune di Livorno ha impedito, a oggi, la convocazione della conferenza dei sindaci provinciale.
A fine settembre sulla sanità svolgeremo a Portoferraio una iniziativa unitaria.
Considerazioni finali
Sulla base del resoconto, possiamo affermare che, con la nostre iniziative, abbiamo definito con una buona parte dei Sindaci, un’ ipotesi di assetto delle case della salute che, se realizzato, sarebbe certamente un passo in avanti importante.
Resta ancora aperto il confronto, non facile, con il Comune di Livorno ma, soprattutto, il rapporto con la ASL con cui non abbiamo aperto alcun confronto, nonostante la nostra richiesta di incontro.
In previsione dell’accorpamento delle ASL, è stato nominato il commissario per l’ASL di area vasta e il direttore generale dell’ASL 6 è stato nominato a sua volta commissario dell’ASL: ci troviamo, quindi, in una fase complessa di transizione, ma questo non può impedire che si affronti il problema delle case della salute, elemento importante nell’assetto complessivo della sanità, alla luce anche dei ritardi che si sono manifestati nella nostra provincia.
Gli impegni che sono definiti non sono poca cosa. Gli investimenti previsti ammontano complessivamente a oltre 19 milioni di euro, solo per ristrutturazioni e costruzioni di sedi. Poi ci sono gli arredi e gli strumenti diagnostici di base, il personale e le spese a regime per il loro funzionamento.
Si tratta quindi di aprire un confronto con l’ASL per stabilire modalità e tempi per la realizzazione delle strutture, per l’apertura delle case della salute transitoriamente dentro i presidi ospedalieri, in attesa della loro realizzazione, di definire in tempo il loro assetto e funzionamento in rete con gli altri servizi territoriali e con la rete dei presidi ospedalieri.
Se questo confronto non si realizzerà in tempi brevi, continueremo a chiedere la convocazione della Conferenza dei Sindaci provinciale e chiederemo il necessario intervento della regione.
La nostra mobilitazione non si è fermata. Nel mese di settembre, come detto, svolgeremo un’ iniziativa all’Isola d’Elba, continueremo la raccolta delle firme sulla nostra proposta per raggiungere e superare l’obiettivo che ci siamo posti di 10.000 firme.