Ci dev’essere una congiunzione astrale di una certa importanza che si va realizzando attorno alla data del 28 dicembre 2015:
in questa giornata infatti si consumano le ultime possibilità di mantenere aperto l’Ippodromo Caprilli, salvando gli 8 Lavoratori che sono stati licenziati dalla Livorno Galoppo per scadenza dei termini della Convenzione con il Comune, ed è convocato il CdA della Fondazione Goldoni, per decisioni che… Restano misteriose.
Lo scorso 11 dicembre, mentre il Bilancio del Comune era già sorvegliato speciale per le ricadute della scelte compiute, ieri ma anche oggi, sull’AAMPS, abbiamo avuto un primo incontro con il nuovo Direttore Marco Leone, regolarmente nominato dal Sindaco:
abbiamo richiesto un Piano di Produzione e delle Attività, ancorato alla sostenibilità del Bilancio proprio della Fondazione, ad assetti variabili anche rispetto a quello del Comune. Ma non abbiamo ricevuto sul merito alcuna comunicazione concreta, se si fa eccezione delle idee strategiche che il Direttore ci ha illustrato, indicando la prospettiva che le attività del Goldoni -Teatro e Fondazione- “dovranno imparare a fare a meno di tutti i finanziamenti pubblici”.
Alla vigilia di Natale 2015, raccogliendo voci ed informazioni, che un po’ chiariscono i misteri e molto aumentano le preoccupazioni, per amore di trasparenza e lealtà e per il convincimento che restano il sale del vivere civile delle comunità, oltre che delle buone e costruttive relazioni sindacali e di lavoro, prima che il CdA della Fondazione assuma le proprie decisioni e responsabilità, poniamo pubblicamente le seguenti domande:
E’ vero che il nuovo Direttore intende formalizzare nuove assunzioni ?
Perchè nella riunione del giorno 11 dicembre 2015 non lo ha comunicato ai Rappresentanti dei Lavoratori ?
E’ stata fatta una verifica della forma e della sostanza dei nuovi eventuali rapporti di lavoro ?
Le nuove e diverse attività- che non contestiamo affatto per principio: anzi siamo arciconvinti che il Teatro e la Fondazione Goldoni debbano “aprirsi ed allargarsi” alla città- come rientrano nel Bilancio?? I costi aggiuntivi sono sostenibili ?
Come e quando si confermano i Contratti in scadenza alla fine di Gennaio??
Come può e deve procedere il percorso di stabilizzazione del necessario Personale di Scena??
Come si può e si deve strutturare la Guardiania, tassello organizzativo da sempre scricchiolante ?
E’ vero che in diverse occasioni e circostanze i locali della Fondazione hanno ospitato Riunioni del Movimento 5 Stelle ? Con quali costi e con quali introiti nelle casse della Fondazione ??
Le domande di cui sopra non vogliono essere provocatorie, ma sono necessarie e richiamano chiunque abbia una responsabilità di governo e di direzione ad un supplemento di attenzione.
Per essere chiari fino in fondo:
prima di tutto NON abbiamo proprio nulla in contrario che il Movimento 5 stelle , al pari di qualsiasi altra forza politica, possa realizzare riunioni, incontri o iniziative nell’ambito della Fondazione, purchè tutti e nessuno escluso, paghino quello che la Fondazione deciderà essere equo e/o indispensabile.
Ci rifiutiamo di pensare ad una sorta di ‘”occupazione” della Fondazione, intesa come strumento della comunicazione da parte di una forza politica, sulla riga falsa- e tanto criticata- di quanto avvenuto con le televisioni… Trasparenza dovrebbe fare rima con streaming, sempre.
Auspichiamo anzi che di iniziative cuilturali nel Teatro della Città- sempre più aperto, ma con i piedi per terra!- ce ne siano tante, aperto anche a Culture diverse e non certo ad una sola, di qualsiasi parte sia: così aumenteranno anche gli oboli che la Politica – e tutti gli altri soggetti interessati- potranno e dovranno versare alla Fondazione Goldoni… Contribuendo alla sostenibilità del Bilòancio ed anche- alla fine- alla regolarità dei salari attesi dai Lavoratori e dalle Lavoratrici che fanno alzare il sipario.
Un appello, infine, per partecipare appunto al dibattito culturale su un tema che ci sta a cuore particolarmente:
si smetta di pensare alle persone che hanno un lavoro come se avessero una colpa!
Ci sono migliaia di Lavoratori e Lavoratrici associati alle categorie della CGIL che quel Lavoro se lo sono guadagnati con sacrifici, dopo una vita di precariato e di incertezze, lo onorano ogni giorno, con impegno e serietà e non sono disposti a metterlo in discussione, perchè sanno che la loro Carta di Idendità sociale nella comunità in cui vivono.
E ce ne sono altri e di più che qel lavoro l’hanno perso o non l’hanno mai visto, e che non sono nemmeno associati a nessun sindacato:
noi sosteniamo che si tratta di un diritto negato.
Ed è la prima preoccupazione con cui ci svegliamo ogni mattina:
costruire sulle macerie lasciate da chi c’era prima, vale anche per le Piscine Comunali, piuttosto che sulle macerie che si producono o si rischia di produrre oggi,
per i Lavoratori e le Lavoratrici, tutti, sindacalizzati o meno, NON FA DIFFERENZA.
Livorno, 24 dicembre 2015
Beppe Luongo – Segretario Slc Cgil Provincia di Livorno