La gestione del bando di appalto del servizio di somministrazione per sostituzioni nelle scuole dell’infanzia e asili nido di competenza del Comune di Livorno ha creato il caos nell’organizzazione dei servizi e gettato nella disperazione le educatrici precarie.
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L’appalto, scaduto alla fine dello scorso anno, era stato prorogato fino a giugno e soltanto a luglio è stato emesso il nuovo bando.
L’aggiudicazione definitiva è arrivata alle ore 13 di mercoledì e l’indomani alle 7 le educatrici avrebbero dovuto prendere servizio.
La novità fondamentale, però, è che il bando è stato vinto da una nuova agenzia interinale che va a sostituire Obiettivo Lavoro, dove erano da moltissimi anni impiegate le educatrici precarie che lavorano da lungo tempo nelle scuole oggetto dell’appalto.
Tutto ciò è stato vero fino alla sospensione da parte del Tar dell’aggiudicazione dell’appalto, che ha fissato una nuova udienza soltanto il 21 settembre, sospensiva che ha rimescolato le carte e ha chiamato l’Amministrazione a trovare una nuova soluzione.
Per il momento, l’Amministrazione prorogherà per un mese Obiettivo Lavoro sull’appalto, ma questa soluzione ha parzialmente soddisfatto le educatrici precarie, che , intanto, si erano attivate per essere assunte dalla nuova agenzia.
I sindacati hanno chiesto, durante il periodo di proroga un tavolo di trattativa che consenta la tutela delle somministrate e hanno proclamato lo stato di agitazione, votato all’unanimità dalle lavoratrici, che va ad aggiungersi a quello dei dipendenti del Comune di Livorno.
Per tutta la durata dello scorso anno scolastico, comunque, i servizi educativi sono stati oggetto di una dura battaglia dei sindacati, CGIL e Uil di categoria, in quanto l’Ente, a fronte dei pensionamenti 2015 e grazie alla finanziaria 2016, aveva la possibilità di assumere, dalle graduatorie di concorso ancora vigenti, un numero inusitato di personale per i tempi che corrono
nella pubblica amministrazione.
“Una congiuntura astrale estremamente positiva – commentano i sindacati – un alto numero
di pensionamenti nel 2015, che potevano essere rimpiazzati al 100%, grazie alle norme della finanziaria 2016, un’opportunità che l’Amministrazione ha deciso di non cogliere”.
Che la vacanza di organico sia una realtà nelle scuole del Comune è testimoniato dalla ingente richiesta di educatrici che l’Ente ha fatto alla nuova agenzia già a inizio anno: sono infatti ben 18 le figure chiamate a coprire il servizio, che saliranno a oltre 53 unità entro il 12 settembre.
”I 40 mila euro in più di cui l’amministrazione si dà lustro oggi, sono stati ottenuti dopo un’aspra battaglia delle educatrici – concludono i sindacati – che lamentavano, in caso di assenze brevi, carenze di organico tali da rischiare di operare sotto i parametri di legge”.