Per le camere di commercio di nuovo accorpamento, come nel caso di Livorno e Grosseto, secondo il testo che circola in queste ore, si profilerebbe una riduzione del 25% del personale che si tradurrebbe, sul territorio, nella perdita di 24 posti di lavoro.
Il decreto legislativo sul riordino del sistema camerale, ai sensi dell’art. 10 della legge 7 agosto
2015 n. 124, che circola in queste ore, se fosse confermato nel Consiglio dei Ministri di Venerdì,
rappresenterebbe un vero e proprio attacco mortale al sistema camerale e ai servizi alle imprese.
Il taglio del personale del 15%, pari a circa mille lavoratrici e lavoratori, per tutte le Camere di
Commercio e del 25% per il personale di back office delle nuove Camere derivanti da
accorpamento è una eventualità inaccettabile, sia per i lavoratori eventualmente interessati che per il
tessuto produttivo locale, frutto ancora una volta di miopi politiche riconducibili a tagli lineari.
Un atteggiamento contraddittorio, ma chiaro quello del Governo che, parlando di riordino del
sistema, mira, di fatto, a sopprimerlo attraverso il taglio delle funzioni, delle risorse e del personale,
noncurante del valore che esso rappresenta per i territori e per le imprese, nonché delle enormi
competenze che esso è stato in grado di esprime.
In questo modo oltre a colpire migliaia di posti di lavoro, diretti e un numero altrettanto grande
nell’indotto, indebolisce la rete dei servizi sul territorio, a disposizione prima di tutto delle piccole e
medie imprese, oltre che dei cittadini.
Per la gravità della situazione e l’urgenza di una risposta da parte del territorio, le Rappresentanze Sindacali Unitarie convocano per il giorno 29 luglio dalle ore 11,00 alle ore 13,00 – presso la sede della Camera di Commercio di Livorno, un’assemblea del personale aperta, invitando a essere presenti le rappresentanze parlamentari, regionali e comunali della nostra realtà e di quanti saranno interessati a condividere le ragioni di questa vertenza.
RSU CCIAA