Lunedì 7 luglio 2015 si è svolta l’assemblea dei sindaci di ATO COSTA, molti i temi all’Ordine del Giorno, ma grande importanza assume la ratifica dell’accordo sindacale siglato in sede regionale il 3 luglio 2015 a Firenze.
L’accordo si inserisce nel percorso di costruzione del Gestore Unico della costa toscana, questo soggetto, per quanto sin qui deliberato dagli organi di ATO, avrà capitale sociale misto pubblico-privato, ma non sono mancate posizioni discordanti anche nell’ultima assemblea, come quelle dei Sindaci di Livorno e Massa che sostengono la possibilità di un Gestore Unico a capitale interamente pubblico.
Questa è l’occasione per la FPCGIL Livorno di ribadire la propria convinzione che il ciclo integrato dei rifiuti debba rimanere di proprietà e sotto il controllo diretto della Pubblica Amministrazione, a garanzia della sicurezza ambientale, della qualità del servizio, della trasparenza e della tutela dei diritti di tutti i lavoratori, che il Pubblico sa offrire, percorso che, a nostro avviso, può essere intrapreso attraverso il conferimento delle ex municipalizzate, entro l’anno, alla società Reti Ambiente S.p.A., almeno nella sua fase iniziale, con l’intero capitale sociale di proprietà Pubblica e rinviando a una fase successiva la decisione sulla cessione al Privato di quote sociali.
In attesa che l’Organo politico di ATO Costa sciolga ogni dubbio sul futuro societario, il sindacato, unitariamente, ha siglato, insieme alla Direzione dell’Ambito, un accordo sindacale che sarà, a prescindere dagli assetti societari, uno strumento di tutela sindacale per tutti i lavoratori, sia quelli alle dirette dipendenze delle ex minucipalizzate sia per quelli dell’indotto, per un totale di circa 3.000 lavoratori, ai quali CGIL, CISL, UIL e FIADEL hanno garantito l’applicazione del contratto dell’Igiene Ambientale e della clausola sociale, temi d’estrema rilevanza, anche alla luce della recente vertenza sindacale risolta positivamente per i lavoratori dello spazzamento di Livorno.
Questo Accordo ha un alto valore politico, in quanto riconosce a tutti il diritto al posto di lavoro, compreso a chi opera negli appalti grazie alla clausola sociale e, contemporaneamente, e porta con sé la certezza d’avere applicato il contratto dell’Igiene Ambientale, perché a pari lavoro devono corrispondere pari diritti e pari salario.
Quest’Accordo fà di più, crea le condizioni affinché si costruisca un vero Gestore Unico e il diritto di tutti i lavoratori a vedersi riconosciuto il solo contratto dell’Igiene Ambientale, porterà la futura Società a cercare i risparmi di Bilancio nella reinternalizzazione dei servizi in appalto, riducendo il loro costo alla sola forza lavoro operativa e ai costi accessori.
L’Accordo sindacale unitario siglato con ATO COSTA è portatore di un’altra idea di sviluppo industriale, quella di un reale Gestore Unico capace di generare risparmi grazie alle economie di scala, da portare a beneficio dei cittadini, attraverso riduzioni del tributo, senza che questi avvengano sulle spalle dei lavoratori.