Articolo 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
L’art. 11 sancisce quindi il diritto dei cittadini/e italiani a ripudiare la guerra e gli strumenti che la nutrono. Movimentare o non movimentare carichi bellici rientra esattamente nella possibilità dei cittadini/e lavoratori/trici di applicare l’art. 11. Chiediamo quindi che gli/le lavoratori/trici che operano a qualsiasi titolo intorno al materiale di tipo bellico o di attività connesse, vengano accuratamente e opportunamente informati e formati, al fine di poter esercitare l’obiezione ed astenersi legittimamente come fermo segno di contrarietà alle guerre. Il rapporto dell’ONU del 2017, ha documentato che il palese impiego delle bombe italiane e americane sui territori abitati dai civili nello Yemen, per esempio, ha causato oltre 30000 morti….
Sappiamo attraverso le testimonianze dei lavoratori/trici che dal marzo 2017, almeno tre navi della Liberty, effettuano collegamenti frequenti con il nostro porto, destinazione Mar Rosso, presumibilmente per essere utilizzate nelle varie guerre medio-orientali.
Sempre l’ONU nel 2018 ha definito questi bombardamenti veri e propri “crimini di guerra”. Non è tollerabile per la CGIL che il transito di qualsiasi strumento al servizio delle guerre avvenga nella normalità più assoluta, senza disturbo e nel silenzio generale, anche attraverso i porti della nostra provincia.
La “normalizzazione positiva” del pianeta in chiave inclusiva, rispettosa, sostenibile, passa da azioni che partano dal basso per sensibilizzare e smascherare le peggiori prassi che sconvolgono la pace e il benessere dei popoli. La CGIL provincia di Livorno intende continuare e migliorare il percorso intrapreso per migliorare la sensibilizzazione su quanto sta accadendo e chiedere interventi efficaci.
L’odg sarà inviato alle autorità competenti e alla stampa, riservandoci ogni possibile tutela ai lavoratori/trici che intendano, come loro diritto, ottemperare ai principi Costituzionali.
Livorno, lì 10 ottobre 2019
Assemblea generale