“Buongiorno a tutti sono una lavoratrice delle pulizie, sono una tra quei milioni di lavoratori e lavoratrici che sono stati definiti invisibili: spesso lavoriamo nelle prime ore della mattina o nel tardo pomeriggio quando gli uffici sono chiusi e, fino a poco tempo fa, non avevamo alcun diritto.
Siamo i lavoratori degli appalti, quelli che hanno vissuto, ancor prima del Jobs Act, la precarietà del posto di lavoro.
Nessuna regola, prima finito il contratto di appalto finiva il rapporto di lavoro e chi subentrava non era obbligato a riassumerti, tradotto precari a vita.
Siamo quei lavoratori/trici che hanno pagato a caro prezzo i tagli imposti dalla spending rewiev con riduzioni orarie pesanti
Con l’aiuto del sindacato abbiamo iniziato a organizzarci, siamo riusciti ad avere un contratto che ci tuteli nel cambio di appalto, in modo che chi subentra sia obbligato ad assumerci.
Questa clausola purtroppo, però, è solo nel nostro contratto ed è per questo che oggi siamo qui:, perchè tali norme siano estese a tutti gli appalti, così come richiesto da CGIL, Cisl e Uil.
Tali norme devono sancire:
– l’inserimento della clausola sociale e cioè che nel passaggio, a prescindere dal contratto applicato, vengano assunti dall’ azienda subentrante tutti i lavoratori precedentemente impiegati a parità di condizioni contrattuali;
– che gli appalti non vengano affidati al massimo ribasso ma con offerta economicamente più vantaggiosa;
– che ci sia il richiamo ai contratti collettivi nazionali di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali maggiormente rappresentative;
– che vi siano delle clausole, le quali prevedano una tutela per quei lavoratori che non riscuotono e quindi una sorta di ripristino di responsabilità in solido del committente, ultima cosa che ci è stata scippata nella stesura della legge sugli appalti.
Sappiamo che già esistono protocolli sottoscritti in merito agli appalti anche sul nostro territorio, non ultimo siglato presso l’osservatorio provinciale delle cooperative, dove sono recepite gran parte delle nostre rivendicazioni, fondamentali per le lavoratrici/tori che lavorano in questo settore.
A nome di tutti loro chiediamo alle Istituzioni tutte e alle associazioni datoriali di mettere una firma che sancisca regole certe nei cambi di appalto.
Rossella Allegri, delegata Filcams CGIL Livorno, dal palco dello sciopero generale