Anche ieri, le cronache continuano a elencare gli infortuni sul lavoro, purtroppo mortali, che come una piaga continuano a uccidere.
Ci sono fatti che colpiscono l’opinione pubblica più di altri, vedi l’incidente mortale di Livorno o come quello di ieri un ragazzo di 19 anni a Monfalcone, ma da inizio anno sono già 200 i morti sul lavoro.
Questa è un offesa alla dignità dei lavoratori, c’è bisogno su questo tema di una mobilitazione continua e nazionale che deve portare alla modifica delle leggi sulla sicurezza, c’è bisogno che chi deve controllare abbia la agibilità finanziaria e umana per essere presente in tutti i luoghi di lavoro, ma soprattutto chi ha le responsabilità deve pagare, non si può permettere che tutto debba ruotare intorno al massimo profitto, il lavoro deve essere a dimensione dell’uomo e non il contrario.
Malgrado si parta da questo contesto e da una situazione drammatica, perché anche un solo morto sul lavoro è una tragedia , perché non è un numero per le statistiche ma un padre, un figlio, un fratello, un amico crediamo che possiamo con le volontà di tutti intervenire per debellare questa piaga.
Non dobbiamo mai darci per vinti e mai abbassare la guardia ma mobilitarci prima per non farlo mai più dopo.
Fiom Cgil Provincia di Livorno