Le date sono ufficiali: il 6 settembre è convocata a Roma la riunione ristretta sugli ammortizzatori sociali; mentre il 26 settembre ci sarà l’incontro sul piano industriale di Aferpi. La Fiom non intende cedere su un punto: “estendere il contratto di solidarietà a tutti gli oltre 700 lavoratori, ad oggi fuori da Aferpi, che attendono novembre per essere assunti così come sottoscritto negli accordi”. “L’azienda è responsabile dei ritardi non i lavoratori, ne prenda atto e accetti il contratto di solidarietà. Può farlo aumentando la produzione o cercando delle soluzioni anche discutendo con i sindacati” spiega la segreteria Fiom subito dopo la convocazione al Ministero “Una soluzione, il prossimo 6 settembre, sono certo che la troveremo. Quindi nell’incontro ci aspettiamo che non ci siano motivi di tensione fra noi e l’azienda. Piuttosto ai lavoratori spieghino come andrà avanti la produzione e cosa stanno facendo per definire il piano finanziario”. Intanto l’azienda ha convocato per questa mattina una riunione dei lavoratori per illustrare il piano industriale e produttivo “I lavoratori devono aver chiaro che solo il progetto complessivo è una tutela nei loro confronti. Riteniamo che a questo incontro dovevano essere invitati almeno i coordinatori delle Rsu, così i lavoratori rischiano di non avere un quadro completo della situazione e di essere in difficoltà di fronte ad Amministratore delegato e capo del personale” e conclude “In questo momento non c’è alternativa a questo progetto e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione perché sia attuato. Anche di questo parleremo a Roma il prossimo 26 settembre. Sono mesi molto intensi, ma qui si decide il futuro di Piombino”. Il consiglio di fabbrica, infine, è convocato per venerdì 12 alle 10.