Questo pomeriggio parti sociali e Istituzioni sono convocate a Roma da Calenda per conoscere, in via ufficiale, i risultati dell’incontro con Rebrab, intanto a Piombino, le RSU Fiom saranno in fabbrica insieme ai lavoratori, per aggiornarli in tempo reale sugli sviluppi del tavolo ministeriale.
Nella nota di seguito, i sindacati dei metalmeccanici di Aferpi spiegano come intendono procedere da oggi fino al 24 marzo:
Oggi, come in altri momenti, le vicende AFERPI sono all’attenzione della stampa e in questi giorni abbiamo letto numerosi interventi da parte di politici di maggioranza governativa e di opposizione, di istituzioni e di associazioni.
Come sindacati, vogliamo puntualizzare che per noi è obbligo di verificare fino in fondo se il piano Cevital possa andare avanti oppure no.
Uno dei criteri è garantire la continuità lavorativa, unica via per mantenere il mercato commerciale e gli strumenti di ammortizzazione sociale in essere.
Noi abbiamo la responsabilità di 2100 lavoratori tra AFERPI e Piombino Logistic e di oltre 1000 lavoratori delle imprese di appalto, di cui pochi sono al lavoro e molti sono, invece, in cassa integrazione, Naspi o mobilità.
Altri non rispondono e non si confronteranno con i lavoratori e, quindi, possono permettersi di parlare senza troppe responsabilità.
Per i sindacati il 24 marzo sarà lo spartiacque: o ci sarà un’Assemblea Generale dei lavoratori o lo Sciopero Generale dei metalmeccanici i quali, a quel punto, demarcheranno una linea precisa.
– Se Cevital presenterà il piano della siderurgia, lo smantellamento degli impianti e garanzie di continuità produttiva, si potrà andare avanti, il sindacato ha un accordo di quattro anni di CDS e i lavoratori potranno utilizzarlo, con l’obiettivo di essere ricollocati tutti nel settore siderurgico, commerciale, logistico e agroindustriale. (Punti 10,11,12,13 dell’accordo 26/06/15).
AFERPI deve rispettarlo, in caso contrario se ne assumerà la responsabilità politica e giudiziale. Per noi è chiaro che dovrebbero essere tutti collocati entro il giugno 2019, per cui se i tempi non collimassero, come già affermato, tali ritardi non dovranno pagarli i lavoratori, pertanto il Governo dovrà garantire le giuste soluzioni.
Se il Governo negozierà con AFERPI una proroga della legge Marzano, ben venga, ma per noi Rebrab deve rispettare gli impegni e gli accordi che con noi a sottoscritto!
– Se invece Cevital non presenterà alcun piano, allora dal 24 marzo, per il sindacato l’unico interlocutore credibile rimarrà il Governo, il quale deve sapere che Piombino deve tornare a colare acciaio. Qualunque altra soluzione che non passi da questa condizione, significherà per Piombino mettere in discussione il futuro e condannare un intero territorio a un periodo infinito di difficoltà sociali ed economiche.
Fim Fiom Uilm Ugl della provincia di Livorno