Trovato l’accordo con i vertici della I.F.B., firmata la cassa integrazione in deroga, dopo che l’azienda ha tolto dal tavolo della trattativa il licenziamento di 8 dei 25 dipendenti.
“Dopo il mancato accordo sulla mobilità – spiega Monica Cavallini, della segreteria provinciale Filcams CGIL di Livorno – che prevedeva anche il licenziamento a priori di 8 lavoratori dell’azienda, il successivo incontro, dopo una lunga discussione, ha avuto un risultato positivo con la firma della cassa integrazione in deroga, in vigore da aprile a settembre 2015”.
Per i sindacati la condizione essenziale per la sottoscrizione di un accordo era la rinuncia da parte dell’azienda ai licenziamenti “Certo la cassa integrazione non risolve tutti i problemi – prosegue Cavallini – ma è uno strumento utile per prendere tempo e sperare che, tra qualche mese, per l’azienda si verifichi una ripresa. Alcune commesse sono già arrivate, non sufficienti a rimediare la crisi, ma sono uno spiraglio”.
Insieme alla cassa integrazione, l’accordo prevede anche un incentivo all’esodo, con base minima di 3 mensilità per i dipendenti che, nel frattempo, decidessero di concludere la propria esperienza lavorativa in I.F.B.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – conclude la segretaria Filcams – abbiamo guadagnato tempo garantendo piena occupazione e, nonostante la CGIL in I.F.B. non sia il sindacato maggioritario, rivendichiamo con forza il nostro ruolo, fondamentale per l’esito della trattativa”
Accordo I.F.B., Cavallini – Filcams – : “Ruolo della CGIL fondamentale”
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