Incontro in Regione tra Istituzioni locali e parti sociali sull’accordo di programma di Livorno, che i due sindacati confederali valutano positivamente, purché i tempi della firma siano brevi e si trovi una soluzione per i lavoratori che perderanno, entro l’anno, ogni forma di sostegno al reddito.
“Siamo stati informati – spiegano Orlandi e Strazzullo – che, in più a quanto già predisposto dalla bozza di accordo, il porto di Livorno sarà riconosciuto zona franca doganale e sarà previsto un piano di efficientamento energetico unico per i comuni di Livorno, Rosignano e Collesalvetti”.
I 9 milioni che la Regione dovrebbe stanziare per lo scavalco del Calambrone sono stati confermati, in più dovrebbero arrivare dal Governo e da Ferrovie dello Stato altri 5 milioni.
I sindacati sono stati messi a conoscenza del passaggio avvenuto tra Invitalia, soggetto responsabile della reindustrializzazione, e i Comuni, in previsione della costituzione di un gruppo tecnico il quale, alla firma dell’accordo, inizierà a lavorare su progetti volti al rilancio economico della città.
“La Regione – proseguono i due sindacati confederali – si è dimostrata fiduciosa che la firma dell’accordo arrivi per il 15 maggio e, da parte nostra, abbiamo richiesto tempi brevi, perché soltanto alla firma avremo un cronoprogramma degli investimenti”.
I tempi sono fondamentali per le organizzazioni sindacali “Solo alla firma – chiariscono – inizierà un percorso concreto di rilancio dell’occupazione, che però non darà risposte immediate”.
Altro grave problema, infatti, sono tutti quei lavoratori che perderanno gli ammortizzatori sociali entro il 2015 “Il 5 maggio – dicono i segretari – è fissato in Regione un incontro specifico riguardante gli ammortizzatori alla presenza anche dell’Inps, per capire quali strumenti utilizzare e per chi e, comunque, abbiamo richiesto con forza che anche coloro i quali non potranno più accedere a forme di ammortizzazione non siano lasciati a loro stessi”.
La richiesta sembra stata accolta dalla Regione che si è impegnata, entro il 10 maggio, a pubblicare due bandi: il primo, del valore di 5 milioni di euro, finalizzato all’incentivo dell’occupazione e il secondo, del valore di un milione, finalizzato al finanziamento di progetti per lavori di pubblica utilità, in cui dovranno essere impiegati proprio quei lavoratori che hanno perso l’impiego e si trovano privi di ogni forma di sostegno al reddito.
“Riguardo il secondo bando – concludono le due sigle confederali della provincia di Livorno – abbiamo richiesto ai Comuni incontri urgenti per discutere dei progetti che dovranno presentati”.
Viene confermata la cabina di regia per il monitoraggio dell’attuazione dell’accordo di programma che vedrà presenti, insieme alle Istituzioni locali, anche le parti sociali.