Occorre onestà: aveva detto tutti e 39 e invece sono 33, così come occorre dire che è stata persa l’opportunità di usufruire dei contributi derivanti dalla stabilizzazione se fatta entro il 31 dicembre.
Per il resto non ci sono vincitori, si è semplicemente affermato un diritto che l’amministrazione ha messo a rischio con la decisione di andare al concordato.
La mia personale opinione è che se non ci fosse stata la mobilitazione responsabile dei lavoratori organizzata dalla Cgil e l’unità di tutto il consiglio comunale, questo parziale risultato non ci sarebbe stato.
Adesso vedremo quale piano industriale il nuovo Cda sarà capace di costruire con i paletti messi dall’amministrazione, con il no a confluire in reti ambiente, con la chiusura dell’inceneritore, con l’estensione del porta a porta e le risorse che avrà Aamps a disposizione per gli investimenti infrastrutturali indispensabili.
Sopratutto siamo ansiosi di capire come il nuovo Cda garantirà la tenuta finanziaria di Aamps senza aumentare ulteriormente le tariffe ai cittadini.
Fermo restando il no al concordato e riconfermando la possibilità di ristrutturazione del debito, sostenuta anche da molti professionisti, come Cgil riteniamo strategicamente ed economicamente sbagliato non confluire i Retiambiente, in quanto importante per fare economie di scala e recuperare le risore necessarie per nuovi impianti di smaltimento: non siamo, infatti, contrari a prescindere alla chiusura dell’inceneritore, ma questa dovrà avvenire con i tempi necessari per il conferimento dei materiali ad attività industriali per il riutilizzo dei rifiuti, magari cogliendo l’opportunità derivante dall’accordo di programma per far nascere queste attività sul territorio, creando nuova occupazione, inserita in una tempistica che dovrà riguardare anche l’estensione del porta a porta.
La Cgil invita il nuovo Cda alla stabilizzazione degli altri 6 lavoratori e a lavorare professionalmente e non politicamente per predisporre un piano industriale e finanziario in grado di rilanciare Aamps e salvaguardare le imprese e i lavoratori dell’indotto.
Al nostro sindaco rivolgiamo un appello: ascolti le proposte che vengono fatte dalla Cgil, senza pregiudiziali politiche e si confronti sul merito, in quanto il nostro obiettivo è sempre stato e sempre sarà salvaguardare l’occupazione e i diritti dei lavoratori e dare un contributo al rilancio economico e sociale della città con le nostre analisi e proposte.
Da un Sindaco eletto dai cittadini ci aspettiamo che sia il sindaco di tutti e non di parte e che lavori per l’unità della città e non per la divisione.
Maurizio Strazzullo
Segretario generale CGIL provincia di Livorno