Basta con lo scontro politico da campagna elettorale su Aamps, strumentalizzando e attaccando, a volte ai limiti dell’insulto, i lavoratori e la Cgil.
La scelta di andare al concordato, da noi non condivisa e contrastata a suon di scioperi, è stata fatta e il giudice si è espresso.
Ora al CdA e alla proprietà spetta presentare al giudice un piano industriale e finanziario in grado di salvare l’azienda, di tutelare l’occupazione e rilanciare il servizio.
Come CGIL verificheremo, in sede di confronto sindacale, che vengano rispettati gli impegni assunti, dal Cda e dal Sindaco sia sulla stampa che alla Presidenza della Regione Toscana, di salvaguardare l’occupazione dei dipendenti Aamps e di tentare un accordo che non sia lacrime e sangue per imprese e lavoratori dell’indotto.
Nel confronto sindacale che si è aperto, metteremo le nostre idee per il rilancio di Aamps.: per noi è strategicamente ed economicamente sbagliato non confluire i reti ambiente, in quanto importante per fare economie di scala e creare sinergie per un piano dei rifiuti volto a diminuire il conferimento in discarica, aumentando la raccolta differenziata e investendo in impianti tecnologicamente avanzati, in grado di alimentare un’economia circolare per il riutilizzo e riciclo dei materiali raccolti, in linea con le normative europee, nazionali e regionali.
Ciò, infatti, potrebbe attirare, grazie ai fondi strutturali europei, nazionali e delle risorse messe a disposizione dall’accordo di programma, investimenti, nuove attività industriali e conseguente occupazione sul territorio.
Confermiamo la nostra disponibilità a discutere di riduzione dei costi e di riorganizzazione, ma sia chiaro a tutti, Amministrazione, Aamps e Imprese, che la Cgil difenderà l’occupazione e i diritti dei lavoratori di Aamps e dell’indotto, senza se e senza ma.
Un buon servizio dei rifiuti è un bene di tutta la cittadinanza, per un buon piano industriale e finanziario serve un confronto nel rispetto reciproco, non arroganza e autosufficienza, ma la ricerca di condivisione e partecipazione.
Maurizio Strazzullo
Segretario Generale CGIL provincia di Livorno