8 Giornata internazionale delle donne, il documento: “Lavoro, dignità e crescita dei diritti civili per un futuro giusto”

8 Giornata internazionale delle donne, il documento: “Lavoro, dignità e crescita dei diritti civili per un futuro giusto”

Il dibattito politico e sociale degli ultimi mesi è caratterizzato dal tentativo di rimettere in discussione le conquiste e i diritti delle donne faticosamente conquistati con le lotte che si sono intensificate nel corso del ‘900. I femminicidi, le violenze, le molestie e le discriminazioni stanno trovando nuova linfa nel ricatto per un lavoro sicuro e dignitoso, nel sovranismo, nell’autonomia differenziata e nell’esclusione.

Il punto 11 dell’accordo di governo M5S-Lega, affrontando il diritto di famiglia, pone le basi per la promulgazione della Legge Pillon sull’affido condiviso, istituto giuridico già esistente: si interviene con la Pillon solo per renderlo meno aperto e autodeterminato dalle condizioni oggettive della coppia e del bambino o bambina (denominati nella legge “minori da 0 a 14 anni” come se non ci fossero ovvie differenze). La legge, attualmente in discussione, rischia di passare solo attraverso la commissione parlamentare nella quale siede lo stesso Pillon: un fatto inconcepibile visto che si parla di diritti civili. Senza contare che la proposta di legge è sotto l’egida del ministro della famiglia e della disabilità Lorenzo Fontana, fautore
dell’abrogazione della L. 194 e la cui appartenenza ai movimenti per la vita è risaputa da tempo.


Dal 29 al 31 marzo si terrà a Verona, sembra con la presenza di molte cariche governative, la tredicesima edizione del World Congress of families (WCF), una manifestazione che riunisce sigle pro-life e anti LGBTQ e che fa capo a un’associazione centrale: la International Organization of families. Il WCF è stato segnalato da organizzazioni per i servizi civili (Southern Poverty Law Center e Human Rights Campaign) con la dicitura di hate-group in quanto promuove una visione rigida della famiglia (coppia uomo donna coniugata e con solo figli biologici). E’ strettamente connesso a ruoli di generi binari con l’uomo capofamiglia e la donna aiutante e fattrice. Ad avviso di WCF, la causa del declino della “famiglia naturale” sarebbero il divorzio, l’omosessualità e le donne lavoratrici.

Sul lavoro alcune riflessioni cardine:
Le donne sono più istruite ma più precarie e meno remunerate: esse guadagnano infatti in media il 37% in meno degli uomini (studio Ires Cgil). Per ridurre il gender gap servono azioni mirate.
Alcune considerazioni sui provvedimenti al centro dell’azione di governo:
a) Quota 100 riguarderà in 9 casi su 10 gli uomini (dati studio Sabbadini doc. statistica). Anche il presidente dell’Inps nell’audizione alla Camera ha parlato di 37,4% donne e 62,6% uomini.
b) La disparità delle retribuzioni e la carriera discontinua (fenomeno che interessa maggiormente le donne) sono fattori che generano un pesante effetto anche sui redditi da pensione femminile. Il 52% di donne pensionate italiane infatti percepisce meno di 1000 euro lordi. Cgil e Oo.Ss confederali sono impegnati nella contrattazione collettiva nazionale e aziendale per perseguire le condizioni di parità salariale tra uomo e donna e sollecitano politiche che sostengano la condivisione delle responsabilità sul lavoro di cura.
c) Il reddito di cittadinanza legato all’avvio al lavoro rischia di penalizzare le donne poiché non tiene sufficientemente in considerazione gli impegni di cura familiare che possono impedire l’accettazione di offerte lavorative A tutto ciò si aggiunga la progressiva riduzione del welfare state in favore dell’assistenzialismo una tantum.
Il quadro comincia a delinearsi in modo chiaro ed allarmante
Una nota positiva: il Tar del Lazio ha respinto nel merito i ricorsi del movimento per la vita contro la delibera della Regione Lazio che impone ai consultori pubblici di garantire le prescrizioni di anticoncezionali e i certificati di gravidanza


NOI DONNE CGIL CREDIAMO NELLA LIBERTA’.
IERI LE DONNE SONO STATE PROTAGONISTE NELLA RESISTENZA E NELLA
RIVOLUZIONE FEMMINISTA: OGGI LO SONO IN DIFESA DEI DIRITTI SEQUESTRATI,
CENSURATI E CANCELLATI


8 marzo nella provincia di Livorno: l’elenco delle iniziative è consultabile sul sito www.livornocgil.it

 

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