La SLC Cgil insiste nel richiedere soluzioni per gli 8 lavoratori del Caprilli e chiarimenti sul futuro della struttura, oggi abbandonata, e da luglio ha richiesto la convocazione della terza commissione del Comune di Livorno, convocata, dopo ulteriori solleciti, per il 28 settembre.
Purtroppo le peggiori previsioni circa il destino dell’Ippodromo Caprilli di Livorno e dei Lavoratori si stanno avverando: abbiamo denunciato da anni e con forza, tutti i rischi che si andavano palesando circa la deriva che la questione Caprilli poteva assumere e stava assumendo – sempre sperando di sbagliarci e richiamando al senso di responsabilità chi aveva e ha la possibilità di produrre atti concreti per la soluzione dei problemi, i quali ora rischiano di andare in cancrena, apparentemente dimenticati da tutti.
Dallo scorso mese di luglio si è delineato, esattamente, lo scenario attuale: stato di abbandono della struttura e dell’area, prospettiva zero per gli 8 lavoratori e crescenti difficoltà per gli Operatori e i cavalli che sopravvivono in un clima di assoluta incertezza.
Il 12 luglio scorso, abbiamo richiesto che almeno se ne discutesse in sede istituzionale- è un fatto che il Caprilli era ed è una proprietà della Città di Livorno- affinché nessuno possa mai dire, adesso e per il futuro, come per il passato, che non ne sapeva nulla.
Per essere chiari e fino in fondo precisi:
dal 12 luglio 2016 abbiamo avanzato, per l’ennesima volta, la richiesta di Convocare la Commissione 3- Permanente per la trattazione delle crisi occupazionali, più volte sollecitata dal sottoscritto e dagli interessati, con la volontà di capire:
– quali prospettive di lavoro, concreto e necessario, ci possono essere per questi lavoratori
– quale scenario si prospetta per la ripresa di attività produttive nell’Area del Caprilli, Ippodromo compreso ?
– quali impegni si intendono assumere ?
Di certo sotto il cielo di Livorno di questo anno 2016, in attesa di rivedere il sole, continueremo a chiedere e perseguire soluzioni concrete ai problemi drammatici del lavoro e dei lavoratori e delle lavoratrici.
E ciascuno dovrà farsi carico della propria parte di responsabilità
Beppe Luongo – Slc Cgil Provincia di Livorno