Rispondendo all’invito della CGIL provincia di Livorno si è svolto il 27 febbraio, nel salone di Via G. Ciardi, l’incontro con i candidati dei collegi della Provincia. Hanno partecipato: LeU, PD, M5S, Potere al Popolo. Un solo candidato a schieramento ha risposto alle domande: la candidata Catia Sonetti per Liberi e Uguali, per il PD Lorenzo Bacci, per il M5S Gregorio De Falco, per Potere al Popolo Giovanni Ceraolo.
Abbiamo chiesto ai candidati, per mail prima dell’incontro, l’adesione al documento “MAI PIU’ FASCISMI” forti del fatto che alla imponente manifestazione a Roma del 24-2-18 molte forze politiche erano presenti al corteo. Dopo tale richiesta solo Fratelli d’Italia ci ha inviato una mail: ”chiedete anche (le firme ndr) contro i fanatismi religiosi e tutte le dittature compreso il comunismo” e poi non si sono presentati, come tutto il centro destra e la Lega, nonostante avessero dato l’adesione.
Tutti e 4 i candidati presenti hanno aderito all’appello contro i fascismi.
La CGIL ha consegnato il proprio documento sul quale si sono dispiegate le domande del giornalista David Evangelista. Questo il testo:
Impegni tra Candidati e CGIL Provinciale di Livorno per la prossima legislatura
La CGIL in questi anni ha lanciato importanti iniziative tra cui:
1) il piano del Lavoro (allegato)
2) la carta dei diritti universali del lavoro per la quale chiediamo ai candidati di farsi promotori della prosecuzione dell’iter legislativo. (di cui abbiamo consegnato una sintesi)
L’abolizione del Jobs act e il ripristino dell’art 18 in essa contenuti, sono tra i presupposti per rimettere al centro il valore del Lavoro
3) il documento unitario CGIL, CISL, UIL sulla riforma pensionistica (allegata sintesi)
I contratti precari non devono essere la forma del lavoro, ma propedeutici ad un contratto certo e sicuro.
Gli incentivi alle assunzioni devono produrre lavoro stabile, per questo vanno introdotte penalizzazioni nei confronti di coloro che li utilizzano impropriamente, senza rispettarne lo scopo.
Ad oggi infatti, gli ingenti impegni economici pubblici, non hanno prodotto alcuna stabilità per i lavoratori coinvolti.
La CGIL ritiene fondamentale il tema degli appalti, infatti abbiamo lanciato il referendum per il ripristino della responsabilità in solido.
La legge Biagi con la modifica al 2112 del cc sul trasferimento di azienda, con le varie norme che si sono susseguite negli anni, hanno prodotto una giungla.
Occorre che vi sia una legge che definisca la clausola sociale integrale, in modo da evitare storture interpretative e dumping contrattuale.
Negli appalti pubblici, riteniamo inoltre fondamentale, che si vigili sulla corrispondenza tra offerta tecnica e piano di lavoro per tutta la vigenza dell’appalto, anche a tutela della spesa pubblica.
La Provincia di Livorno ha 2 aree di crisi complesse, 19500 persone con sostegno al reddito e 6000 con ammortizzatori sociali. Vanno garantiti i migliori provvedimenti per il reinserimento nel mondo del Lavoro attraverso:
– la formazione legata alle effettive esigenze e alla definizione strategica della vocazione del territorio
– la riforma degli ammortizzatori sociali ed il sostegno al reddito poiché l’attuale normativa ne ha limitato fortemente l’utilizzo e le coperture, penalizzando i lavoratori.
L’intensificazione del sistema produttivo, dei ritmi e dei carichi di lavoro, sta minando la salute dei lavoratori, compromettendone la permanenza. E’ necessario pertanto rimettere al centro la contrattazione e la sicurezza che non deve essere semplice enunciazione, ma sostanza.
La riforma pensionistica deve tener conto di quanto sopra evidenziato, ne discende l’esigenza del superamento dell’impianto della riforma Fornero, anche in virtù delle richieste avanzate dalle OO.SS Nazionali (vedi documento allegato), in modo da rendere certa la finestra di uscita e il diritto ad un trattamento pensionistico solidale che garantisca il rispetto delle esigenze di vita. Occorre che si fermi l’illimitata crescita dei requisiti per la pensione, offrendo una prospettiva previdenziale ai giovani e al lavoro debole, e che riconosca il lavoro di cura e delle donne.
E’ indispensabile il proficuo utilizzo e l’efficienza delle aree dismesse (nel caso della nostra Provincia,Delphi , TRW, CIL, Giolfo, ENEL , Trinseo etc…), completare le bonifiche e migliorarne la normativa.
Attuare quanto già previsto per le infrastrutture:
Lotto 0, Darsena Europa, autostrada e/o superstrada Livorno Civitavecchia, Collegamenti ferroviari.
La Sanità deve ritornare ad avere il suo ruolo principale universalistico e pubblico, il de-finanziamento del sistema favorisce la crescita del privato e l’abbandono del ricorso alle cure da parte di molti cittadini.
Vanno previsti opportuni finanziamenti ed adeguati livelli occupazionali, eliminando le storture legislative ed organizzative attualmente in essere.
La L. 107 ha introdotto principi che non favoriscono la collegialità nella scuola. Il Ccnl appena sottoscritto apre ad un sistema meno verticistico è più collaborativo. Crediamo che sia questa la strada giusta e quindi l’imminente rinnovo dal 2019 del CCNL deve proseguire in questo senso. La valutazione deve essere valorizzazione e va abolita l’obbligatorietà delle ore di alternanza scuola lavoro che mettono in difficoltà il raggiungimento degli obbiettivi didattici.
Servizi pubblici locali, acqua, gas, rifiuti in questi anni abbiamo assistito ad un privatizzazione che ha prodotto solo aumenti delle tariffe e un peggioramento del servizio, e delle condizioni di lavoro.
Riteniamo indispensabile il ritorno al Pubblico di tali servizi, cosi come espresso dai cittadini con i referendum. Il controllo di compatibilità ambientale, deve essere un obiettivo strategico rispettoso della salute dei cittadini e degli addetti al settore.
Al termine hanno firmato integralmente l’impegno Catia Sonetti di Liberi e Uguali e Giovanni Ceraolo di Potere al Popolo.
Il M5S con Gregorio De Falco ha confermato tutti i punti, tranne la parte inerente la riforma degli ammortizzatori sociali, per la quale hanno in programma il reddito di cittadinanza. Sollecitato dal pubblico presente sulla posizione del M5S, dopo le affermazioni di Di Maio sul sindacato, ha rinviato alla lettura dell’art. 39 della Costituzione unico riferimento a cui si ispira il movimento.
Lorenzo Bacci candidato del PD non ha ovviamente potuto condividere l’abolizione del jobs act sostenendo che ha prodotto lavoro stabile. Sulla riforma Fornero non condivide il documento unitario di CGIL, CISL e UIL, né il superamento dell’impianto della riforma Fornero, la certezza della finestra di uscita e il diritto ad un trattamento pensionistico solidale che garantisca il rispetto delle esigenze di vita.
Sulle aree dismesse aggiunge l’importanza della zona franca doganale.
Sulla L. 107 nega che abbia introdotto principi che non favoriscono la collegialità nella scuola. Sull’obbligatorietà delle ore dell’alternanza scuola lavoro non crede che mettano in difficoltà il raggiungimento degli obiettivi didattici.
Importante per noi, fra le altre richieste, l’ aver ottenuto l’impegno da parte di tutti i presenti a far decollare finalmente l’iniziativa di legge popolare “Carta dei Diritti universali del lavoro” che giace colpevolmente in commissione ormai dal 2 febbraio 2017.
Solleciteremo i candidati una volta eletti, sulla base dell’impegno preso, di mantenere gli impegni aggiornandoci sulle loro iniziative.