Stato di agitazione alla Sirti di San Vincenzo: Questa mattina i 30 lavoratori hanno organizzato uno sciopero di otto ore con un presidio di fronte ai cancelli dell’azienda per impedire lo svuotamento del magazzino. L’azienda, di impiantistica delle telecomunicazione e che da lavoro a oltre 4000 dipendenti in tutta Italia, intende infatti, nell’ottica della riorganizzazione, chiudere il cantiere di San Vincenzo e trasferire dal prossimo primo aprile tutti i dipendenti presso la sede di Calenzano. “Il trasferimento, formalizzato in questi giorni, penalizza e non poco i lavoratori che si troverebbero di fatto a dover sopperire ai costi delle trasferte fin’ora a carico dell’azienda stessa” ha commentato David Romagnani per la segretria Fiom Cgil “In questi mesi abbiamo cercato di avanzare ogni tipo di proposta per giungere ad un accordo che tenesse insieme disagi dei lavoratori e necessità organizzative, ma l’azienda non si è resa disponibile a discutere. Questa mattina abbiamo proclamato uno sciopero di otto ore con un presidio per impedire lo svuotamento del magazzino ma i lavoratori con questa prima iniziativa non intendono arrendersi. Valuteremo tutte le strade, dall’ ampliamento della lotta agli altri cantieri, fino alla tutela legale in ogni sede giudiziaria” e conclude “E’ tempo che anche i forti come i deboli trovino la via del buon senso”.