Il tempo è scaduto: questo il messaggio che emerge a gran voce dalla partecipatissima assemblea dei lavoratori di Aferpi, Lucchini e Piombino Logistics che si è tenuta questa mattina all’hotel Phalesia a Piombino. “Il piano industriale di Cevital deve essere mantenuto nella sua interezza comprendendo Siderurgia, Agroindustriale e Logistica” questo il primo punto che si legge nel documento proposto da Fiom, Fim e Uilm e dal consiglio di fabbrica ed approvato all’unanimità dall’assemblea dopo un’ampia discussione “Solo completando tale piano industriale si avrà una risposta occupazionale per tutti i 2200 lavoratori senza creare esuberi strutturali e garantire lavoro ai lavoratori delle imprese. Consapevoli che i tempi si allungheranno, riteniamo che tutti i lavoratori assunti entro e non oltre il 6 novembre 2016 debbano essere obbligatoriamente messi nelle liste del contratto di solidarietà con l’obiettivo di avere ammortizzatori sociali economicamente più favorevoli e di più lunga durata, anche oltre il 30 giugno 2019 e fino al completamento dell’intero piano di investimenti”. “Il tempo è scaduto” commenta Luciano Gabrielli segretario Fiom Cgil provincia di Livorno “L’azienda ha dichiarato che presenterà la “contrattualizzazione” dell’acciaieria elettrica e del nuovo treno rotaie entro la fine di marzo. Vogliamo verificare e scoprire tutte le carte” e lancia un ultimatum “se ciò non avvenisse riteniamo che il 24 aprile 2016, a due anni esatti dalla fermata dell’altoforno, sia la data ultima per capire se Piombino tornerà ancora a colare acciaio. Se entro tale data non saranno presentate tutte le garanzie necessarie il progetto Aferpi non avrà più le condizioni per andare avanti. Perciò le organizzazioni sindacali non siederanno più ai tavoli di confronto e chiederanno al Governo, quale primario interlocutore, di trovare soluzioni che garantiscono la ripresa produttiva e la piena occupazione” e prosegue “Data la gravità della situazione non capiamo le dichiarazioni ottimistiche fatte da alcune istituzioni, che non corrispondono alla realtà che vivono i lavoratori di questa città. Piombino aspetta le risposte sul proprio futuro, oggi ci sono tutte le condizioni per mantenere gli impegni presi e per fare gli investimenti previsti, che darebbero risposta ai lavoratori diretti, ai lavoratori delle imprese d’appalto e a tutto il territorio”.