Facciamo chiarezza e luce su A.Am.P.S. :
– Non è un carrozzone politico, ma svolge con grande professionalità e qualità i servizi di igiene ambientale, con i propri lavoratori diretti e dell’indotto;
– Non è vero che il debito è troppo alto, lo stock di debito è in linea col fatturato annuo, come una qualsiasi famiglia che compra l’auto a rate, contraendo un debito pari al proprio reddito annuo;
– Non è vero che sarebbe fallita se fosse stata privata : tutte le aziende hanno debiti, per esempio causa investimenti e, in questo caso, le moratorie e i mutui terminano nel 2017, in due anni l’Azienda avrà risolto le difficoltà finanziarie;
– Non è vero che lavora 1/4, c’è un solo Dirigente, gli amministrativi sono 35/300, e tutti lavorano e sono necessari al ciclo produttivo di un servizio così complesso;
– Nessuno ha rovesciato i cassonetti, chi lo dice deve vergognarsi per questa meschina diffamazione.
Abbiamo e vogliamo diritto di replica.
L’A,Am.P.S. è a rischio esuberi tra i dipendenti diretti e a rischio licenziamenti nell’indotto, per quanto affermato dal nuovo CdA A.Am.P.S. in sede di Commissione Consiliare.
La CGIL ha siglato un accordo sindacale con ATO Costa che prevede il passaggio diretto di tutti i lavoratori delle ex municipalizzate, A.Am.P.S. compresa, con garanzie non solo occupazionali, ma anche salariali, grazie al riconoscimento dell’art. 2112 c.c. , oltre al riconoscimento della clausola sociale e del contratto di settore per gli appalti.
Di conseguenza, al pari di tutti i lavoratori, anche quelli di Livorno hanno diritto a queste garanzie e la Regione Toscana deve esserne garante.
Il Decreto Madia prevede la certezza della fallibilità delle partecipate, cosa che rischia di scaricare le cattive gestioni politiche, di ogni colore e orientamento politico di Regioni, Province e Comuni, sui lavoratori tutti.
Oggi la giurisprudenza non è uniforme e le Amministrazioni rischiano di farsi carico dei debiti generati dagli organi di nomina politica, mentre il Decreto li aiuterebbe a scaricare il peso dei fallimenti sui lavoratori, che, nel caso delle partecipate, verrebbero messi in liste di mobilità, che a fatica hanno retto per gli “esuberi” delle 100 Amministrazioni Provinciali, ma che mai garantirebbero le centinaia di migliaia di lavoratori occupati nelle 8.000 società partecipate pubbliche, e, ancora peggio, dopo il fallimento il servizio pubblico non potrà più tornare In House, quindi il rischio di massiccia privatizzazione è incombente.
Il Decreto Madia non deve mai consentire la perdita di un solo posto di lavoro, deve essere prevista la garanzia occupazionale per i diretti e la clausola sociale per i lavoratori degli appalti.
DIFENDIAMO A.Am.P.S. PER DIFENDERE IL SERVIZIO PUBBLICO!
Chi porta l’Azienda al Concordato o peggio ancora al rischio Fallimento con la prossima udienza del 9 marzo 2016, aggredisce il servizio pubblico!
Segreteria Fp CGIL provincia di Livorno